Nonostante la figura dello psicologo sia molto diffusa resta ancora nell’immaginario comune legata a tutta una serie di stereotipi.

Nel corso degli anni la letteratura ed il cinema hanno sicuramente alimentato l’ignoranza e i luoghi comuni legati a questa professione tanto è che un’alta percentuale di persone ha maturato l’idea che andare da uno psicologo significhi essere messo su un lettino a raccontare i propri sogni, la propria infanzia, il rapporto con i genitori e soprattutto che dall’altra parte ci sia una specie di guru che in modo criptico ascolta e fa domande. Sfatiamo il primo dei luoghi comuni chiarendo che essere uno psicologo non equivale ad essere uno psicanalista ovvero colui che intraprende con una persona un percorso di analisi (ovvero ciò che ho descritto sopra). Inoltre, a differenza dei percorsi di psicoanalisi che, per ovvie ragioni, durano anni e anni la maggior parte degli approcci psicologici ha dei tempi molto più brevi e si concentra sulla risoluzione del problema che la persona ha nel presente.

Se qualcuno ci suggerisce di andare da un oculista accettiamo il consiglio al contrario se ci viene suggerito di andare da uno psicologo la prima reazione in genere è: “ma non sono mica matto!”, poi si aggiungono nell’ordine: “no, ma magari vado dal medico e mi faccio prescrivere qualcosa” e poi ancora: “ ma ho tante persone intorno con cui potermi sfogare, che mi ascoltano e mi capiscono”.  La reazione, di difesa, nasce dal fatto che ci si sente giudicati, si ha paura di non essere sani o, a volte, ci pesa ammettere di non riuscire a farcela da soli. Anche in questo caso specifichiamo che la maggior parte delle persone che si rivolge ad uno psicologo non ha una malattia mentale ma semplicemente sta attraversando un periodo particolarmente difficile nella propria vita oppure si sente più fragile rispetto alle difficoltà da affrontare quotidianamente (il lavoro, la gestione della famiglia, problemi relazionali, un lutto, un abbandono, un’insoddisfazione, ecc..). 

Se ci pensate bene passiamo tutta la vita a fare scelte, a prendere decisioni, ad affrontare cambiamenti e tutto questo è normale nella vita di un essere umano ma ci possono essere momenti in cui ci sentiamo particolarmente fragili o stanchi e ci blocchiamo. Questo porta sofferenza ed innesca un circolo vizioso in cui sofferenza e incapacità di uscire dalla difficoltà si alimentano.

Uno psicologo non è un mago che agita la bacchetta e prodigiosamente fa sparire i problemi è semplicemente una persona che grazie ad un percorso e ad una formazione adeguata ha sviluppato degli strumenti e delle tecniche per aiutare una persona a superare il proprio disagio.  Non è in nostro potere cambiare la realtà ma è sicuramente in nostro potere cambiare il modo di percepire e vivere la realtà. Proust diceva che il vero viaggio di scoperta non consiste nel vedere terre nuove ma nel guardare con occhi diversi; ecco questo è quello che cerca di fare uno psicologo, aiutare chi è in difficoltà ad assumere nuove prospettive di fronte ad un problema, a guardare con occhi diversi. 

Dott.ssa Samantha Giannotti  psicologa- psicoterapeuta                    

Specialista in Terapia Breve Strategica -  Tel. 347 5154979                   

Riceve a: Fucecchio Via Leopardi,6  e a Pisa Via Risorgimento,38

www.psicoterapiabrevestrategica.com                                           

FB : Samantha Giannotti Psicologa Psicoterapeuta

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