I consigli della dietista Giulia Desideri - LA PIRAMIDE ALIMENTARE

mercoledì 26 marzo 2014:

LA PIRAMIDE ALIMENTARE

La piramide alimentare, tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta, ma…cos’è esattamente? Si tratta di una rappresentazione grafica utilizzata per descrivere un certo tipo di dieta, che permette di capire a colpo d’occhio quali siano i principi fondamentali del modello alimentare raffigurato. Esistono diversi tipi di piramide alimentare ma in generale il principio con cui sono costruite è lo stesso: alla base si trovano gli alimenti che devono essere consumati tutti i giorni e, via via che si sale verso l’apice, la frequenza di assunzione dei vari cibi si dirada; ad ogni alimento, inoltre, corrispondono delle frequenze di assunzione consigliate. Salvo alcune eccezioni, quando si osserva una piramide alimentare, basta tenere a mente questo semplice principio per capirne il significato ed utilizzare al meglio questo strumento. La piramide alimentare più famosa, e certamente una delle prime ad essere stata creata, è quella della dieta mediterranea, tipicamente basata sul consumo di cereali e derivati, frutta, ortaggi, legumi, olio extra-vergine d’oliva e prodotti ittici. La dieta mediterranea ha origini storiche lontanissime, addirittura diecimila anni fa, nella Mezzaluna Fertile, la regione geografica del Medio Oriente considerata la culla della civiltà ed il teatro della nascita e dello sviluppo delle prime forme di agricoltura. L’adozione di particolari tecniche produttive determinò la comparsa sulla tavola di cereali e derivati, legumi, olio d’oliva, ortaggi, frutta e vino, affiancati ai prodotti della pastorizia (latte e derivati), carne, uova e prodotti della pesca. Tutto ciò, abbinato alle abitudini lavorative non sedentarie delle popolazioni antiche, ha portato via via alla definizione del modello alimentare mediterraneo. Devono passare però molti millenni prima che qualcuno cominci ad interessarsi al valore nutrizionale di questo tipo di alimentazione. Dal primo studio importante eseguito da Ancel Kies nei primi anni ‘50, molti studiosi si sono interessati all’argomento, confermando di volta in volta con dati statistici i benefici che questa dieta apporta al nostro organismo, sia nel breve che nel lungo termine. Infatti, seguire un regime alimentare basato sulla rotazione giornaliera di questi alimenti ed avere uno stile di vita attivo consente di ridurre i livelli plasmatici di colesterolo, trigliceridi, mantenere costanti i valori di glicemia e di pressione arteriosa con una conseguente marcata riduzione del rischio di sviluppare patologie come obesità, diabete, ipertensione e della comparsa di eventi cardiovascolari, quali infarti e ictus.

Vi ricordo che scrivendo al mio indirizzo di posta elettronica g.desideri90@gmail.com i vostri dubbi e le vostre incertezze sarò felice di rispondervi, magari traendo spunto dagli argomenti più interessanti per scrivere nuovi articoli in rubrica! 

Dott.ssa Giulia Desideri