La contrada Ferruzza piange l'ex presidente Puccioni

martedì 4 novembre 2014:

La contrada Ferruzza piange l'ex presidente Puccioni

Al timone bianconero negli anni Ottanta, portò in Buca uno dei primi fantini senesi. Il funerale nella chiesa di Santa Maria delle Vedute

Si è spento - all'età di 82 anni - l'ex presidente della contrada Ferruzza Rolando Puccioni, a capo del sodalizio bianconero nel biennio 1985-86. Un malore l'ha portato via domenica 2 novembre  all'affetto dei suoi cari. I funerali si sono svolti ieri, lunedì 3 alle ore 14.45 nella chiesa fucecchiese di Santa Maria delle Vedute.

Puccioni, ex modellista calzaturiero, in pensione da tempo, fino alla fine era stato presente e attivo in contrada, della quale era stato anche componente del cosiddetto gruppo stalla e - nel 1987 - col suo gruppo portò uno dei primi fantini senesi a correre a Fucecchio: Salvatore Ladu detto Cianchino, che poi vincerà due palii nel 1993 (Porta Raimonda) e nell'edizione straordinaria del 2000 con la rivale Porta Bernarda.

Era stato tra i padri fondatori della contrada e protagonista dello storico (e unico) successo bianconero datato 1981, grazie a Luca Sardelli e al cavallo Vola Vola. Puccioni faceva parte del poker di leader che guidavano allora la contrada insieme a Marcello e Mario Brotini e a Ilio Vivaldi. Durante il suo mandato come presidente fu affiancato prima dallo storico capitano Mario Brotini e poi dal duo Valerio Palavisini e Ilio Vivaldi.

Nel 1987, invece, quando si decise di passare dalla monta a sella a quello a pelo (senza le staffe) la contrada bianconera decise di puntare sul big senese Cianchino, anche se il Palio di quell'anno andò ad un altro professionista del giro senese, l'aretino Maurizio Farnetani detto Bucefalo, che fece gioire per la prima volta Sant'Andrea.

Puccioni fu protagonista di un Palio veramente agli albori, che all'epoca era ancora inquadrato nella cosiddetta settimana del donatore voluta dai donatori Fratres proprio per sensibilizzare sul tema della donazione del sangue. Una di quelle figure che ebbe la giusta intuizione di puntare su una manifestazione che all'inizio pareva estemporanea ma che poi - nel giro di pochi anni - è diventata parte dell'identità fucecchiese, attirando e coinvolgendo migliaia e migliaia di persone.

Fonte: ilTirreno.it - Marco Sabia