
lunedì 1 giugno 2015: Un Palio lungo. Lunghissimo. Ancora una mossa infinita e difficile per Bircolotti. Dopo una prima batteria in cui accedono facilmente alla finale Sant'erasmo con Giuseppe Zedde e Sant'ambrogio con Andrea Mari , con un risveglio troppo tardivo di Farris In San magno, la seconda batteria segna un momento infinito di pausa nello svolgimento del Palio. Al canape Antonio Siri nella flora , Giovanni Atzeni su Legnarello, Dino Pes per san Domenico e Jonathan Bartoletti per San Martino. Ed inizia il balletto infinito; il mossiere poco autoritario e poco autorevole, San Martino che appare chiaramente non intenzionato a far uscire tutti dai canapi. Passano i minuti , Si torna più volte ai box, si richiede l'intervento veterinario, si minacciano richiami. È' Bircolotti che in negativo diventa il protagonista di questi interminabili momenti. Intanto oltre il canape , la flora inizia ad apparire sfiancata ed in difficoltà . Sulle tribune, un occhio alla pista è un orecchio alle notizie che arrivano da Palio di Ferrara e da Piazza del Campo per l'estrazione delle Contrade. Il tempo continua a passare, dopo diverse partenze false e un lungo momento passato ai box, sembra che il momento sia buono per partire e stabilire le altre due contrade per la finale. ed ecco il colpo di teatro; Bircolotti , su indicazioni del supremo magistrato , richiama ai box la contrada di San Martino, escludendola dalla batteria e dalla possibilità di disputare la finale. E finalmente si parte, San Domenico e Legnarello volano nel vero senso della parola in finale. Alle 20.30 , con le luci dello stadio che iniziano ad accendersi, si torna al canape per il Palio vero e proprio. Il canape cala abbastanza velocemente con una mossa dubbia; l'Atzeni schizza via, velocissimo seguito dal Mari in sant' Ambrogio, dietro a fare un Palio tutto loro le due avversarie della finale , Sant'Erasmo e San Domenico. Tittia segna il passo, il Mari rimane dietro, Il fantino di Legnarello non si distrae, tiene la testa e intanto , quando l'assalto si fa più serrato chiude con maestria Brio. la pista di Legnano e' un percorso dove sorpassare e' quasi impossibile se si è dietro e chi tiene la testa non perde terreno. Ma quest'anno a fare la corsa di testa sono i due fantini del momento , Atzeni e Mari, e non deludono le aspettative, non manca ne la maestria di Tittia, ne ' la grande grinta di Brio. Il finale è da cardiopalmo , Mari tenta l'assalto finale i due arrivano appaiati. Si deve nuovamente aspettare, il vincitore deve essere stabilito al fotofinish. Nell'attesa tra il pubblico si spargono le voci più disparate compresa quella che i giri effettivi invece di 5 come da regolamento sono stati 4. È' il bello di questo gioco, chiamato Palio , la moltitudine dei punti di vista, delle percezioni, dei veri o presunti intenditori, la fantasia che nutre gli appassionati del genere. Ma nello stesso tempo , il bello del Palio, spesso è' la conferma delle capacità di chi è bravo davvero, stasera di Giovanni Atzeni, uscito con onore domenica scorsa a Fuccecchio, stasera regala la Croce a legnarello, con gli occhi già rivolti al 2 luglio.
Eleonora Mainò |