Giovane medico fucecchiese denuncia il disagio in questi giorni difficili del Coronavirus

mercoledì 26 febbraio 2020:

A tutti i Fucecchiesi, un pensiero, una richiesta, una dichiarazione; 
da medico e figlio di medico massimalista.

(Importante soprattutto l’ultima parte dopo il trattino “-“ per chi non avesse tempo di leggere integralmente)

Da Sabato si sono susseguite la circolare del Ministero della Salute, poi la scheda per il triage telefonico, poi mi è arrivato un protocollo aziendale. Quindi in ordine prima se arriva un caso sospetto devo andare a vederlo a casa con le tute da astronauta che non ho; poi no, non devo andare a casa ma devo fare il triage telefonico; poi infine devo mettere cartelli dissuasivi allo studio, però se il paziente viene devo farlo entrare e regalargli una mascherina (che costano millemila euro l'una), poi devo abbardarmi con occhiali, mascherina ffp3, copriscarpe, copricapelli (e altre cose che non so neanche come si mettono), visitare il paziente, se è a rischio compilare 4 moduli, chiamare lo Spallanzani, poi il 118, poi il centralino della Asl per sapere chi è il reperibile a cui mandare la notifica di malattia infettiva, dopodiché svestirmi secondo una procedura particolare, ripulire tutto lo studio e continuare col mio solito lavoro come se niente fosse e spendendo tipo 1000€ in DPI sempre se fossero in vendita e partendo dal presupposto che me li dovrebbe fornire la ASL). I medici dell'inps non possono andare a fare la visita fiscale ma io invece secondo loro ci devo andare anche per un certificato Inps. Infine arriva il Ministero dell'Istruzione a dire che alla fine uno che rientra a scuola ha bisogno che io ci metta la mia faccia e il mio tempo per dire che non è contagioso. In tutto questo hanno smesso di fare tamponi se non c'è certezza del contatto a rischio (quindi la scheda per triage telefonico di cui sopra non vale niente). 
In pratica producono quintali di carte, perché finché le carte sono a posto tutto è a posto. 
Chi ci rimette siamo noi che ci esponiamo a un rischio sanitario, professionale ed etico più alto del solito senza avere nulla in cambio, e soprattutto sono i nostri malati cronici, i nostri anziani, i malati oncologici che rischiano la pelle. Tutti si parano il didietro con protocolli inattuabili e noi che siamo l'ultimo anello della catena semplicemente ci attacchiamo al tram come sempre. Se non facciamo nulla stavolta ci meritiamo davvero di essere trattati così, senza rispetto.

Dimenticavo: succede un casino del genere e invece di far cadere qualche testa, la colpa è dei medici che non hanno rispettato il protocollo.

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La morale della favola sapete qual è? 

Che dovete aiutarci a fare casino alla nostra/VOSTRA USL e a chiedere appoggio al nostro sindaco Spinelli in quanto prima autorità sanitaria della città di Fucecchio. 
Perché se noi non ci proteggiamo e ci infettiamo, contageremo anche i più anziani e deboli, per i quali il Coronavirus potrebbe essere letale.

Piuttosto che svaligiare la Coop come se fosse l’apocalisse, tuteliamo la nostra salute insieme nel chiedere maschere FFP2-3 e kit di barriera per TUTTI gli operatori sanitari, altrimenti siamo a questo punto: 

molti di noi giovani medici sostituti su cui si regge metà del servizio sanitario sul territorio potrebbero anche effettuare una DIMISSIONE “DI MASSA” dal servizio di guardia medica e potrebbe non essere normalmente garantita (per chi la pensa come me) né la visita ambulatoriale né domiciliare da parte del medico di famiglia. 

#CoViD19