Marco e Leonardo, i 2 giovanissimi parlamentari Regionali

lunedì 3 febbraio 2014:

L’INTERESSE per la politica nasce spesso tra i banchi di scuola, tra autogestioni e dibattiti in classe. La Toscana però ha una marcia in più: il Parlamento regionale degli Studenti che da dieci anni permette ai giovani di vivere una vera esperienza nella politica attiva. I giovani parlamentari possono anche formulare delle proposte alla Presidenza del Consiglio ed alla giunta. 

Leonardo Sabatini e Marco Pierini, sono i due rappresentanti dell’Empolese-Valdelsa nel parlamento. Leonardo ha 18 anni e frequenta l’ultimo anno del “Checchi”a Fucecchio, Marco 17enne di Montespertoli, studente al Virgilio, è un attivista renziano.  

«Non conoscevo il progetto- racconta Sabatini- ma è stato il mio interesse verso gli argomenti di attualità e i diritti a farmi candidare». Non lo ammette Sabatini, ma ha la stoffa del leader: «Se non ci occupiamo noi giovani del futuro, chi se ne deve occupare? Il nostro obiettivo –continua - è promuovere la partecipazione politica tra i giovani e sensibilizzarli ad alcune problematiche». Le idee non mancano:«Vorrei riuscire a promuovere dei progetti per migliorare il mondo della scuola. Un esempio? Maggiore formazione professionale con personale specializzato perché a scuola stiamo perdendo l’idea del “saper fare”». 

Pierini invece è già un volto noto della politica: attivista del Pd, ha partecipato alla Leopolda nel 2012 e nel 2013, in cui si fece notare con un intervento lucido e determinato in cui citava Bob Kennedy ed accusava la gerontocrazia italiana. «Tengo a precisare però -dice Pierini- che il Parlamento degli studenti è apartitico. Io mi occupo di comunicazione e delle problematiche relative all’ambiente». Pierini guarda con entusiasmo all’esperienza: «L’intento è quello di avvicinare i ragazzi alla politica. Secondo me però i ragazzi si sono avvicinati molto negli ultimi tempi alla politica, anche per necessità». Quello che è certo è che per Marco Pierini il meglio deve ancora venire:«Vedo- conclude- il mio futuro in politica perché è la mia passione. Anche se un giorno svolgerò una professione diversa, sarò sempre un attivista».                

fonte: Johara Camilletti - La Nazione