I consigli della dietista G. Desideri - ZUCCHERO, FRUTTOSIO ECC...

mercoledì 2 luglio 2014:

ZUCCHERO, FRUTTOSIO E DOLCIFICANTI

(parte 1)

Per rendere la vita meno amara spesso abbiamo bisogno di soddisfare la nostra “voglia di dolce”. Basti pensare a quando la mattina entriamo nel bar e osserviamo le persone che vi ordinano un caffè: ognuno sa benissimo quale zucchero scegliere e tra le tante bustine va a colpo sicuro sulla propria preferita. Ma facciamo un po’ di chiarezza sul contenuto di queste tante bustine. 

Cominciamo con il classico zucchero bianco: si tratta del prodotto finale di una lunga trasformazione del succo zuccherino derivato dalla barbabietola o dalla canna da zucchero. Per ottenere il colore bianco che tanto conosciamo il succo viene trattato con sostanze chimiche e coloranti, spesso cancerogeni, che provocano anche la perdita e la distruzione delle sostanze vitali, di tutte le vitamine e di tutti i minerali presenti nella pianta originaria. Passiamo poi allo zucchero di canna che troviamo sempre nei bar: attenzione però, questo è lo zucchero grezzo, che subisce processi di raffinazione come quello bianco anche se con qualche fase in meno rispetto a quest’ultimo, da non confondere con lo zucchero di canna integrale che invece non subisce, o solo in parte, processi di raffinazione. 

Va sottolineato inoltre come nella lavorazione dello zucchero grezzo non siamo utilizzate sostanze chimiche. Il fruttosio invece è un monosaccaride che si trova prevalentemente nella frutta, nel miele e in alcune verdure. Esso è assorbito più lentamente dall’organismo ed una volta assorbito non entra direttamente nel circolo sanguigno ma può seguire due vie: diventare glicogeno, ovvero zucchero di riserva per il corpo, oppure trigliceridi. 

Tra i vantaggi c’è quello di avere un potere dolcificante del 30% superiore rispetto allo zucchero normale per cui se ne utilizza meno. Sicuramente il fruttosio vanta un basso impatto glicemico ma in ogni caso non bisogna abusarne in quanto può alzare moltissimo il valore dei trigliceridi presenti nel sangue. Il potere calorico di questi alimenti passati in rassegna è indicativamente lo stesso, un po’ più elevato lo zucchero bianco con le sue quasi 400kcal per 100g, segue poi lo zucchero di canna grezzo con 380kcal per 100g ed infine il fruttosio con 370kcal per 100g di prodotto. 

Usato con parsimonia e solo in poco occasioni quotidiane, lo zucchero è consentito all’interno di un sano stile di vita alimentare ma è importante non abusarne sia per l’elevato apporto calorico sia per gli effetti prodotti dalla sua ingestione all’interno del nostro organismo. Infatti, per poter essere assimilato e digerito lo zucchero bianco sottrae al corpo vitamine e minerali e ciò avviene anche con lo zucchero di canna, nonostante il fenomeno in questo caso sia molto ridotto. Inoltre a livello intestinale si verificano fenomeni di fermentazione con produzione di gas, aumentata tensione addominale e alterazione della flora batterica intestinale con conseguente stipsi, coliti e diarree. Da non trascurare anche gli effetti di un continuo consumo di zucchero a livello del sistema nervoso: il suo assorbimento provoca un rapido innalzamento della glicemia , cui segue rilascio di insulina e successivo rapido abbassamento del tasso glicemico, caratterizzato da malessere generalizzato, debolezza, irritabilità, nervosismo e bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo in forma. 

Se vi riconoscete alcuni dei sintomi da voi percepiti quotidianamente provate a porre più attenzione agli alimenti scelti per i vostri pasti e provate a ridurre le quantità di zuccheri semplici ingerite.