I LUOGHI, LE STORIE - Via delle Fornaci

martedì 2 settembre 2014:

Via delle Fornaci

L’auto supera il semaforo all’incrocio con la Circonvallazione, dopo aver aspettato un po’ all’arrivo del verde, perché c’è sempre qualcuno che non tiene conto del rosso (tanto i vigili urbani non ci sono mai…); l’auto – dicevo - supera il semaforo e va a diritto, piano.

La strada (parte terminale di via delle Fornaci; in comune di Cerreto Guidi diventa via Casa al Vento); la strada, indicata senza sfondo, in realtà, ce l’ha. Sterrato, ma ce l’ha. E’ a Pieve a Ripoli, sulla Provinciale, quasi davanti all’esercizio pubblico. Secondo alcuni, era una variante (autunnale e invernale) della via Francigena (detta anche via Romea o il Cammino di Dio), al riparo dalle bizze dell’Arno, che allora era più vicino agli abitati e non aveva argini. E lì,  nei paraggi, doveva esserci un ponte, un secondo ponte sull’Arno, dopo quello di Bonfiglio, o un navalestro che traghettava, con qualsiasi tempo.

Lei, che è al volante, rallenta ancora, dove la strada si fa più stretta, a causa di una segnalazione messa dagli operai del comune di Fucecchio, or sono molti mesi. “Sta cedendo – dice lei – e non è di fuori che, una mattina, si sia costretti a passare dalla Pieve. Ammesso e concesso che, più su, la strada regga. I cedimenti sono vistosi e preoccupanti. Ma, si sa, pochi abitanti, poca attenzione. E non è giusto. Non siamo di serie B”. Mette sotto accusa anche il comune di Cerreto Guidi. Dice: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, si recita”.  E aggiunge: “Se è vero che era una variante della via Francigena, la stanno trattando proprio male”.

Riccardo Cardellicchio