Che ne pensi del nuovo CdA del Palio?

giovedì 4 settembre 2014:

Che ne pensi del nuovo CdA del Palio?

E’ la frase che dal primo pomeriggio di ieri si sente pronunciare in ogni angolo di Fucecchio ed in particolarmente all’interno delle Contrade. 

E’ ovvio che le risposte sono diverse a seconda dei punti di vista, e poi va anche considerato quel che ripeteva sempre il nostro cittadino più illustre, il giornalista e scrittore, Indro Montanelli, ossia che far andar d’accordo i fucecchiesi non è mai stato facile, tanto che si scomodò persino il compianto Presidente delle Repubblica, Sandro Pertini, che, sempre riferendosi al suo amico scrittore e giornalista, ebbe a dire che “i fucecchiesi se non hanno da parlar male di nessuno sarebbero anche capaci di guardarsi nello specchio e dir male di se stessi”.

Ma torniamo al quesito iniziale, a questa circostanza specifica che per qualche giorno sarà il tema principale di qualsiasi discussione, anche perché ognuno di noi avrebbe avuto di sicuro anche altri nomi da spendere, perché si sa, nel nostro paese, tutto è opinabile.

Per quanto mi riguarda, in qualità di direttore responsabile del blog, ritengo doveroso dare la mia chiave di lettura inerente le scelte fatte.

Premesso che si tratta di un comitato, ritengo che ogni componente non debba essere visto o considerato singolarmente; il soggetto operante in questo caso è il gruppo, che è formato da nove persone che dovranno lavorare insieme ad un progetto e con un obiettivo ben preciso: far crescere ancora il nostro Palio.

Quali sono quindi gli elementi positivi di questo nuovo CdA? 

La prima cosa che noto, è che sono rappresentate ben tre generazioni, e questo è importante per rapportarsi con le altre realtà della manifestazione. 

Un altro aspetto importante è che i componenti arrivano da esperienze professionali e di vita diverse e variegate, quasi a voler rappresentare anche in questo caso l’intera cittadinanza. 

Non ci sono, salvo che in un caso, e per una breve parentesi, appartenenze a quadri dirigenziali delle Contrade, e c’è anche chi ha presieduto la manifestazione in passato. 

Non manca neppure, anche se pur giovanissimo, chi ha una discreta conoscenza della pista e si è fatto un po’ di esperienza nelle corse dei cavalli. 

Un gruppo, in buona sostanza, con le credenziali giuste per far crescere la nostra più importante manifestazione, che in definitiva dovrebbe essere lo scopo per cui tutti, anche noi, addetti ai lavori, dobbiamo impegnarci.

E’ mio dovere però leggere anche quelli che potrebbero essere gli aspetti negativi del CdA di fresca nomina.

Personalmente avrei preferito ad esempio che non ci fosse all’interno alcun esponente di una qualsiasi forza politica, anche se, nel caso specifico, si tratta di un ex assessore che conosce bene il funzionamento della “macchina comunale” e quindi il suo apporto potrebbe anche rivelarsi importante. 

Un altro particolare che potrebbe esser letto in chiave negativa è la mancanza di un componente esperto per quanto concerne l’aspetto della corsa dei cavalli, volendo allargare il discorso anche alle manifestazioni collaterali. 

Non vedo infatti nel gruppo, a parte un giovanissimo e bravissimo componente, un membro di riferimento per quanto concerne l’organizzazione tecnica delle corse di primavera o i vari gran premi che potrebbero essere organizzati. 

Sarebbe dunque un eresia affermare che è stato fatto un CdA “sbilanciato” verso le corse dei cavalli; forse si potrebbe anche azzardare che è un CdA che sulla carta potrebbe esser “letto” come più “sbilanciato” verso l’aspetto ludico, folkloristico e storico della manifestazione. 

Per dirla con il linguaggio calcistico, forse Spinelli ha preferito un Cda “catenacciaro” che parte in difesa per poi andare in attacco.

Come detto all’inizio però, tutto è opinabile, ed ognuno è libero di pensarla come meglio crede.

Ciò di cui questo nuovo gruppo ha ora bisogno di sentirsi dire sono solo poche parole: un grande in bocca al lupo e fateci ancora sognare. 

Graziano Banchini