I LUOGHI, LE STORIE - I DUE CIPRESSI E LA MARGININA

martedì 23 settembre 2014:

I LUOGHI, LE STORIE 

Rubrica settimanale di Riccardo Cardellicchio

I DUE CIPRESSI E LA “MARGININA” 

Non hanno avuto l’onore delle cronache. D’altra parte, il tornado (o come, diavolo, si chiama) ha provocato ben altri drammi. Comunque, fa una certa impressione vederli a terra, sbarbati, sradicati, abbattuti, stesi sulle macerie di quella che era una “marginina”, con un’immagine della madonna. Segnavano il confine,  uno accanto all’altro, da chissà quanto tempo, con gli altri due cipressi, tra i comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi, sulla strada che dalle Botteghe porta a Poggio Tempesti, dopo il Torricchio. Emergevano. Rendevano il paesaggio suggestivo. E non pochi vi si soffermavano, anche perché di lì si ha una visione, della parte finale del Padule, davvero esaltante. 

Erano alti e sani. Non mostravano tutti i loro anni, e ne dovevano avere parecchi. Facevano una bell’ombra. Il vento, marino o tramontano che fosse, riusciva a muovere soltanto le cime, pochi rami. Venerdì è stato il loro ultimo giorno di vita. Il tornado (o come, diavolo, si chiama) l’ha presi in pieno. Soltanto loro due, in quel punto, e sono crollati, come fuscelli, coinvolgendo la “marginina”, distruggendola.

Quando l’emergenza sarà passata, converrà cercare sponsor per rimettere due cipressi, di qualche anno (per non farli sfigurare di fronte ai due rimasti, sulla destra andando verso Poggio Tempesti). E ricostruire la “marginina”, forse con un’altra immagine della madonna, caso mai dipinta da uno dei numerosi artisti che operano nella zona. Per me, sarebbe la madonna dei cipressi. Tutto questo, salvo l’intervento dei Comuni interessati o della Regione o di Roma. 

Riccardo Cardellicchio

(foto Monica_63)