Blog - I consigli della dietista G. Desideri

L’uva è il frutto della vite (Vitis Vinifera). Più propriamente si tratta, però, di una infruttescenza, cioè un raggruppamento di frutti, detto grappolo, composto da numerosi acini di piccola taglia e di colore chiaro nel caso dell’uva bianca o di colore scuro nel caso dell’uva nera. L’uva viene utilizzata principalmente per la produzione del vino, e si parla in questo caso di uva da vino, ma anche per il consumo alimentare come frutta, sia fresca (uva da tavola) sia secca (uva passa).

Per quanto riguarda l’analisi nutrizionale 100g di uva fresca apportano circa 61kcal: l’acqua ne costituisce una quantità abbondante (quasi l’80%), i carboidrati, per la maggior parte zuccheri semplici, sono il 15%, le fibre ammontano all’1,5%, le proteine sono lo 0,5% mentre i grassi costituiscono solo lo 0,1%. Come intuibile dall’elevata quantità di zuccheri il consumo di uva, in dosi elevate e lontano dai pasti principali, viene sconsigliato ai diabetici.

L’uva, inoltre, è ricca di sali minerali, quali potassio, manganese, rame, fosforo, ferro, e di vitamine, come la C, la B1, la B2, la PP e la A. L’uva è un frutto dissetante, purificante, energetico ma soprattutto viene considerata una miniera di virtù terapeutiche. Gli antocianosidi, ad esempio, esercitano un’attività angioprotettrice diminuendo la permeabilità dei capillari ed aumentandone la resistenza. I tannini, invece, esercitano un effetto antimutageno, correlato all’attività antiossidante, utile per prevenire l’invecchiamento cutaneo e le patologie a carattere cronico-degenerativo. Il resveratrolo (presente anche nel vino) ha proprietà preventive nei confronti di malattie cardiovascolari, migliorando la fluidità del sangue e riducendo l’aggregazione piastrinica. I sali minerali, infine, sono utili per la formazione di emoglobina, di bile e favoriscono la digestione. In definitiva quindi per descrivere questo frutto possiamo tranquillamente utilizzare il termine “mini farmaco”, dati i suoi numerosi benefici e le sue proprietà.

Il consiglio: l’uva fresca consumata prima dei pasti (in modo costante per almeno un mese, un mese e mezzo) è in grado di regolarizzare le funzioni intestinali, aumentare l’appetito, stimolare l’attività del fegato, aumentare la diuresi ed è adatta per combattere le anemie. Si consiglia in particolare anche per le persone anziane, data la sua elevata digeribilità.

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