I consigli della dietista G. Desideri - IL KAMUT

mercoledì 5 novembre 2014:

IL KAMUT

Il kamut è un cereale molto antico, se pensiamo solo al fatto che anche gli egiziani lo coltivavano e ne facevano uso. Il suo aspetto è molto simile a quello del grano comune, con la differenza che i suoi chicchi hanno dimensioni più grandi. 

Il kamut è strettamente imparentato con il grano e la sua pianta appartiene alla famiglia delle Graminacee. Questo cereali è stato riscoperto il secolo scorso, più o meno intorno al 1940, ma la sua diffusione su larga scala è cominciata praticamente negli anni ’70 ad opera di un agricoltore americano, a cui si deve la scelta del nome kamut, letteralmente “anima della terra”. 

Attualmente viene coltivato in diverse parti del mondo solo ed esclusivamente mediante agricoltura biologica ed è in grado di produrre buoni raccolti senza l’impiego di pericolosi pesticidi o di fertilizzanti chimici. E’ stato dimostrato che in confronto agli altri tipi di grano il kamut è capace di dare un apporto energetico molto maggiore ed è, a buon ragione, considerato uno dei cereali più completi dal punto di vista nutrizionale. Ogni 100g di kamut apportano circa 335kcal, la percentuale di acqua è intorno al 9,8%, le proteine sono intorno al 17% circa, i carboidrati sono il 68%, mentre le fibre alimentari sono intorno al 2%. 

Tra i minerali annoveriamo il calcio, il ferro, il magnesio, il fosforo, il potassio, il rame, lo zinco, il sodio ed il selenio. Tra le vitamine presenti ne troviamo alcune del gruppo B (B1, B2 e B6) e la vitamina E, quest’ultima presente in quantità pari al 30% in più rispetto al grano comune. Molto importante è l’elevata presenza degli aminoacidi all’interno di questo cereale, in concentrazione molto superiore al grano tradizionale. 

La grande notorietà che il kamut ha guadagnato nel tempo è dovuta soprattutto alla sempre maggiore diffusione delle allergie alimentari. Dopo lunghi studi condotti in USA è stato infatti dimostrato che circa il 70% delle persone che non tollerano il grano tradizionale a causa di reazioni allergiche possono tranquillamente consumare il kamut. 

Le stesse indicazioni non valgono però per chi è celiaco: infatti il kamut, allo stesso modo del grano, contiene glutine. Altre qualità del kamut molto apprezzate, oltre alle proprietà nutritive, sono la sua buona digeribilità, la sua semplice assimilabilità e la sua capacità di conservarsi nella dispensa per più giorni senza perdere il suo sapore e la sua fragranza. Da sottolineare la presenza del selenio che, grazie alle sue proprietà antiossidanti, è in grado di proteggere l’organismo dagli effetti dannosi dei radicali liberi.

Vi ricordo che scrivendo al mio indirizzo di posta elettronica g.desideri90@gmail.com i vostri dubbi e le vostre incertezze sarò felice di rispondervi, magari traendo spunto dagli argomenti più interessanti per scrivere nuovi articoli in rubrica! 

Dott.ssa Giulia Desideri