Comunicato M5S: Amianto nell'acquedotto fucecchiese

martedì 2 dicembre 2014:

Interpellanza presenza di compositi a base di amianto nella rete idrica discussa nel Consiglio Comunale del 27/11/2014

Nel Consiglio Comunale del 27/11/2014 sono state fatte delle domande al Sindaco Alessio Spinelli circa la presenza di tubature a base di amianto nelle tubature dell’intero Comune di Fucecchio.

La risposta del Sindaco Alessio Spinelli è che ce ne sono 19,2 chilometri e sono quelle servite dalle centrali di Bassa e San Pierino.

Per quanto concerne i controlli poi rimanda ad Acque Spa che ha in gestione il servizio idrico e a cui spetta l’espletamento delle verifiche previste dalla normativa vigente.

Normativa che ricordiamo fa riferimento al D. Lgs. 31/01, dove purtroppo non è menzionata la voce AMIANTO, pertanto Acque Spa non essendo obbligato a controllarne la presenza di fatto non ha effettuato alcuna verifica su tale sostanza.

Inoltre memori di quanto abbia fatto Arpat per quanto riguarda le acque depurate dal depuratore di Ponte a Cappiano, vorremmo come cittadini avere maggior pubblicità e controllo riguardo i campionamenti.

L’Amministrazione poi non si è dissociata dal giudizio, decisamente obsoleto dell’OMS, ovvero che non esistono ancora indicazioni in merito alla pericolosità dell’amianto ingerito, sostenendo di non aver alcuna competenza al riguardo.

Precauzionalmente preferiamo, tuttavia, tener di conto del parere del Parlamento Europeo, che nel marzo 2013 ha approvato una risoluzione che riconosce tra le cause di tumore dovute all’amianto anche quello causato da ingestione. Al punto 37 tale risoluzione recita “Si sottolinea che tutti i tipi di malattie legate all’amianto, come il tumore al polmone e il mesotelioma pleurico, causati dall’inalazione di fibre di amianto in sospensione, abbastanza sottili da raggiungere gli alveoli e abbastanza lunghe da superare la dimensione dei macrofagi, ma anche diversi tipi di tumori causati non soltanto dall’inalazione di fibre trasportate nell’aria, ma anche dall’ingestione di acqua contenente tali fibre, proveniente da tubature in amianto, sono stati riconosciuti come un rischio per la salute e possono insorgere dopo alcuni decenni, e in alcuni casi addirittura dopo oltre 40 anni”.

Cancerogene o meno, L’Autorità Idrica Toscana avvierà in questi giorni un piano di monitoraggio straordinario al fine di verificare in maniera sistematica l’eventuale presenza di fibre di amianto idrodisperse nell’acqua potabile dell’intera regione, iniziando prioritariamente dalle zone a più alta presenza di condotte in cemento/amianto.

Ci lascia però perplessi quanto espresso dal comunicato dell’’AIT Autorità Idrica Toscana, ovvero che la durezza delle acque toscane, mediamente molto elevata, funziona da incapsulante naturale della superficie interna delle tubazioni, isolando il cemento amianto dall’acqua che vi scorre all’interno.

La domanda che ci poniamo come Movimento 5 Stelle Fucecchio è: senza il polverone mediatico alzato dalle interpellanze dei vari gruppi consiliari d’opposizione, l’AIT avrebbe comunque effettuato indagini approfondite sulla presenza di particelle di amianto nell’acqua?

Avrebbe mai valutato l’ipotesi di sostituire le condotte in cemento-amianto oppure ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di tutela del gestore a discapito della salute dei cittadini?

Per adesso non possiamo dare risposte certe ai nostri concittadini, ma siamo determinati ad approfondire ed a divulgare le informazioni che otterremo a tutti quei cittadini che vorranno vivere più consapevolmente nel proprio Comune.