SAN MINIATO: IL CALENDARIO DELL’AVVENTO SULLA FACCIATA DEL SEMINARIO

domenica 14 dicembre 2014:
Il Calendario dell’Avvento, usanza molto popolare nei paesi di lingua russa, era rivolto in particolare alle persone anziane e serviva per “accompagnarle” verso il Natale.
Dalla Russia, negli anni venti del 1900, l’usanza passò in Germania e poi si diffuse, a macchia d’olio, in tutti i paesi del centro Europa, emigrando addirittura in America.
Le regioni italiane, a confine con i popoli di lingua sassone, furono le prime ad essere contaminate e l’usanza coinvolse ( e coinvolge, ancora ) tutti gli strati sociali.
Dai palazzi signorili alle povere case fu ed è una gara ad addobbare le finestre con ogni cosa che si distingua per originalità o spettacolarità, giorno dopo giorno dal 1° al 24 dicembre.
Nel programma “ Terre dei Presepi” che quest’anno vede unite in un unico grande percorso le terre della Val d’Era, della Val d’Elsa con quelle dell’Arno da Firenze a Pisa in una “gara presepiale”, San Miniato ha voluto aggiungere un tocco di originalità allestendo il Calendario dell’Avvento che grande successo sta riscuotendo da parte degli abitanti e dei tanti visitatori presenti in città .
La stupenda facciata settecentesca del Seminario Vescovile, affrescata dal fucecchiese Francesco di Pietro Chimenti nel 1705, si presta ,a buon diritto, a luogo ideale per esporre lungo le file delle sue finestre le opere dei pittori che hanno aderito all’iniziativa narrando in un originale racconto il tempo presente mediante avvenimenti profetici del vecchio e nuovo testamento.
Dall’ immagine del leone, simbolo della tribù di Giuda, alla fuga in Egitto, dei profughi in cammino, fino alle vittime innocenti dell’eccidio del duomo del 22 luglio 1944 intraviste dal cero spezzato accanto al Cristo in Croce, la narrazione continua di ogni in giorno con opere di denuncia, di proposta, di solidarietà e di speranza come nello splendido sorriso di Masifa.
La piazza del seminario, sgombra dalle tecnostrutture; ritornata a spendere nella sua solita bellezza, consente ora ai quadri, che si affacciano uno per sera qua e là dalle finestre, di essere ammirati e apprezzati nella loro singolare suggestività.
Le opere fin qui esposte sono dei pittori: Sauro Mori, Luca Macchi; Carla Billeri, Gramoz Mukja, Pierpaolo Pernici, Wilma Checchi, Alma Francesca. Lorenzo Terreni.
Un motivo di più, per salire a San Miniato.

Giuseppe Chelli