Un commento offensivo sui social costa minimo 10mila euro

venerdì 13 febbraio 2015:
A scuola di legalità con il capitano della compagnia dei carabinieri di Empoli Giuseppe Pontillo. Il comandante è salito in cattedra nei “giorni dello studente“ organizzati al liceo Virgilio: in uniforme, pronto a rispondere alle domande e alle curiosità dei ragazzi in autogestione, Pontillo si è messo a disposizione dei giovani per una conferenza dedicata ai rischi che si corrono con l’utilizzo dei social network, delle sostanze stupefacenti e degli alcolici. Dritte, consigli e suggerimenti. «Attenzione all’uso improprio degli smartphone – ha rotto il ghiaccio il comandante– Sono il cavallo di Troia del mondo virtuale. Ogni giorno in caserma vengono ragazzi accompagnati dai genitori, a denunciare post sui social network non graditi, ingiuriosi, diffamatori».

Intaccare l’onorabilità di qualcuno nelle cosiddette piazze virtuali, o pubblicare il video di una professoressa a lezione, senza il suo consenso (per fare un esempio) è un reato a tutti gli effetti. «Non va sottovalutato l’aspetto economico– sottolinea il capitano– Un commento offensivo sui social costa caro; il risarcimento danni parte da un minimo di 10mila euro». E forse, i ragazzi non lo sanno. «Occhio ai termini che utilizzate e non dimenticate che il diritto d’immagine è, appunto, un diritto e in quanto tale va tutelato». Utilizzare internet con consapevolezza e attenzione a divulgare le informazioni personali. «Le abitudini di vita alla mercè di tutti? Un rischio alto. Rubare identità o crearne di false, carpire informazioni a fini criminali, è un gioco da ragazzi per i malintenzionati».

Fonte: LaNazione.it - Ylenia Cecchetti