I LUOGHI, LE STORIE - Il grande fratello a Galleno

martedì 3 marzo 2015:
I LUOGHI, LE STORIE di Riccardo Cardellicchio

Il grande fratello a Galleno

Ci si scherza su, ma è una realtà il grande fratello. Non quello televisivo, sciocco, ma l’altro, ipotizzato nel bel romanzo “1984” di George Orwell, pubblicato nel 1949. Oggi, centinaia di telecamere ci spiano, registrano le nostre azioni. La vita privata, chi se la ricorda, nonostante l’esistenza di una legge che impone la privacy. Colpa nostra, si dice, perché siamo diventati più cattivi e il potere pubblico e i privati (negozianti) hanno provveduto a installare telecamere dappertutto, per difendersi. Non basta. Sono nate anche le ronde, a piedi o in auto, che si avvalgono di Internet, per dare l’allarme. Prendiamo il caso di Galleno, frazione delle Cerbaie, assurdamente – ancora oggi – divisa in tre Comuni: Castelfranco di Sotto, Fucecchio e Santa Croce sull’Arno. Tartassata dai furti, ha dato il via a una ronda telematica. Occhi vigili scrutano il comportamento di “stranieri” e poi lanciano messaggi, che sono veri e propri avvertimenti o Sos. Tipo, come abbiamo letto: gallenesi chiamate i carabinieri di Fucecchio: ci sono i ladri in giro. Oppure: attenzione, in zona Gelsa e in paese, pochi minuti fa si aggiravano persone “strane”, che cercavano d’entrare nelle case. Fate attenzione. E gli abitanti si sono mobilitati per individuare un furgone bianco e una Panda verde.
Qualche volta, la mobilitazione dà i suoi frutti, però, in gran parte dei casi, siamo di fronte all’allarme falso. Insomma, si corre il rischio di additare un innocente, di considerarlo ladro soltanto perché ha un volto alla Lombroso e non veste chic. Io, per esempio, ho da cercare una persona, che so abitare a Galleno, ma ignoro l’indirizzo esatto: mi guarderò bene d’andare a cercarla


Riccardo Cardellicchio