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Toni PD: Approvazione del Regolamento Urbanistico Comunale

 

venerdì 15 maggio 2015:
Approvazione del Regolamento Urbanistico Comunale

Il Consiglio Comunale di ieri sera ha segnato un passo importantissimo per la nostra Città di Fucecchio: è infatti stato approvato il nostro primo regolamento urbanistico comunale. La passata amministrazione, che del regolamento urbanistico ha visto l’adozione, ha passato il testimone all’attuale per la sua approvazione, avvenuta dopo le analisi del contributo, sotto forma di osservazioni, di enti e cittadini. Doveroso, innanzi tutto, il ringraziamento a tutti i componenti dell’ufficio per l’egregio lavoro portato avanti: gli architetti Comuniello, Colli Franzone, Varallo e Occhipinti, il geometra Epifanio, il segretario Pupillo, insieme all’assessore Sabatini hanno permesso di arrivare a questo grande traguardo.
È con un grande senso di responsabilità che ci siamo avvicinati alla votazione. La responsabilità che nasce dalla consapevolezza che questo strumento getta le basi per lo sviluppo della nostra città e lo fa mettendo il cittadino al centro del disegno urbanistico. Il senso di responsabilità si fa ancor più forte non appena si accostano le etimologie di urbanistica e di politica: l’urbe e la città. È l’accostamento tra la nostra base culturale e filosofica greca e latina: la politica che crea le condizioni di sviluppo e vivibilità per la città e per la vita dei cittadini, per la creazione delle condizioni necessarie al soddisfacimento delle loro aspirazioni come membri di una comunità. L’urbanistica diventa strumento di progettazione del nostro futuro.
La pianificazione che sta alla base del regolamento urbanistico ci ha portato a trattare, tra gli altri, il recupero del nostro patrimonio, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la valorizzazione delle nostre risorse naturali, il miglioramento degli standard abitativi, la promozione delle attività produttive, il piano del centro storico, nuove infrastrutture per la migliore fruibilità della città, il decongestionamento di certe aree e la loro riqualificazione, la previsione di nuovo verde e spazi pubblici attrezzati, la tutela del territorio.
Le norme tecniche costituiscono senza dubbio una delle parti più corpose del regolamento urbanistico: si tratta del cuore normativo che si prefigge di rendere il territorio più vivibile anche dando a chi lo vive la possibilità di migliorarlo e contribuire al suo mantenimento.
Entriamo nel merito di alcuni aspetti specifici che consentono di cogliere appieno il senso di questo concetto e per farlo non ci si può svincolare da dati specifici. Parliamo di standard urbanistici: il nostro regolamento per quanto concerne l’estensione di verde, parcheggi, scuole e attrezzature pubbliche, che secondo il D.M. n°1444 del 1968 deve essere di almeno 18 mq per abitante, prevede una quota superiore al doppio: 37 mq per abitante. Arriveremo a 128000 mq di aree scolastiche, si oltrepasseranno i 200000 mq di parcheggi pubblici e si aumenteranno le attuali aree a verde pubblico di ulteriori 300000 mq circa per arrivare a 480000 mq di previsione.
Il centro storico ha un ruolo da protagonista nell’impianto. Gli interventi proposti vanno nella direzione di creare le condizioni per dare nuova linfa vitale al commercio e per incentivare acquisto e recupero di unità abitative, senza però perdere mai di vista la qualità degli interventi, vietando, inoltre le destinazioni in contrasto con la natura e la storia delle strutture. Si garantisce, quindi, la possibilità di localizzare nel centro storico attività direzionali e artigianato di servizio (alla persona, alla comunità); si va a impedire il degrado e il verificarsi di condizioni igieniche discutibili mediante vincoli sul frazionamento e sulla dimensione minima (elevandola da 45 a 60 mq), vincoli che di fatto impediscono la trasformazione dei locali al piano strada e dei seminterrati in abitazioni.
Passiamo alle aree di tipo B, vale a dire tutto il tessuto urbano totalmente o parzialmente edificato, eccetto il centro storico. Per questa tipologia si va a regolamentare la possibilità di incremento del 20% per ogni unità immobiliare, esclusi, ovviamente, i fabbricati di valore, così come la possibilità di costruire garage di 20 mq e accessori da giardino di 6 mq, per i quali le distanze dai confini si riducono a un metro e mezzo. Al fine poi di combattere interventi speculativi, che in certi casi potrebbero portare a standard abitativi scadenti con alloggi asfittici, si è specificato un limite inferiore per le nuove unità immobiliari derivanti da frazionamento pari a 60 mq di superficie utile lorda (mentre è di 70 mq nelle zone agricole). Un salto di qualità non certo trascurabile.
Per le unità immobiliari a destinazione residenziale, in zona agricola, si sono previsti ampliamenti “una tantum” finalizzati al soddisfacimento di esigenze di adeguamento funzionale e/o igienico sanitario, che consentono, a titolo di esempio, fino a 100 mq di SUL esistente, un ampliamento massimo del 32%. Così come, sempre nelle aree agricole, si consente la costruzione di annessi per l’agricoltura amatoriale, la cui superficie è funzione di quella dell’appezzamento: siamo a 20 mq per appezzamenti di 3000 mq. Il presidio delle nostre campagne, la coltivazione e la cura delle zone rurali sono un aspetto fondamentale e dalle innumerevoli ricadute positive sul territorio tutto: incentivarne la cura significa, peraltro, porre in essere una cura preventiva al dissesto idrogeologico. Chi vive il territorio contribuisce al miglioramento.
Il regolamento individua, per il perseguimento dei suoi obiettivi, interventi strutturali e di regolazione del traffico allo scopo sia di rendere idonee certe infrastrutture che di migliorare, con nuovi tracciati, circolazione e sicurezza stradale. Lavorando con i soggetti di volta in volta interessati, si vanno a definire, ad esempio, i progetti della variante della SR 436 (Fucecchio – Monsummano), il nuovo percorso stradale che andrà a collegare la Provinciale Fiorentina a Viale Gramsci, così come il potenziamento della viabilità nel tratto San Pierino FI-PI-LI. Il regolamento va poi a definire un programma che, a partire dal censimento delle barriere architettoniche, determina gli interventi necessari al loro superamento, affinché Fucecchio sia la città di tutti.
La verifica della classificazione degli edifici, messa in atto con il PRG del 1998, è stata adesso portata a termine in maniera puntuale, con il relativo materiale messo a disposizione dei cittadini. Molti edifici sono stati de-classificati, mentre ne rimangono circa 200 classificati come di valore.
Ampio respiro trovano nel regolamento urbanistico sia la tutela del territorio che la valorizzazione delle risorse naturali, quali ad esempio il Padule: per quest’ultimo oltre al particolare riguardo per la qualità delle acque, si va a promuovere l’ampliamento degli attuali limiti della riserva naturale, così da estendere l’area di conservazione degli habitat palustri. Stesso riguardo per il bacino del fiume Arno, per il quale si prevedono interventi di ripristino vegetativo, di consolidamento delle sponde, di predisposizione di sentieri, di creazione di percorsi pedonali e ciclabili.
Il regolamento urbanistico individuando le aree da sottoporre ai cosiddetti piani attuativi si muove in più direzioni. Definendo le aree territoriali omogenee a prevalente destinazione produttiva, insieme alle aree di atterraggio da mettere a disposizione per il trasferimento delle attività conciarie del comparto via delle Confina - via Mariotti - via del Ronzinello, promuove lo sviluppo delle attività produttive e al contempo opera una importante riqualificazione ambientale, dettandone la disciplina. Favorisce poi la trasformazione dell’area tra Fucecchio e Santa Croce (zona piscina), trasferendo, con la logica dei decolli e degli atterraggi, tra gli altri, i volumi dell’Excelsior, della ex conceria Marianelli e della ex Telecom: al confine con Santa Croce si disegna quindi un’area che potrà essere centro di sviluppo e volano di una economia diversa dalla tradizionale, dato che la potenzialità edificatoria trasferita ha destinazione commerciale, direzionale e servizi. E non si può tralasciare che gran parte delle aree lasciate dai fabbricati citati poco prima diventeranno spazi pubblici: piazze, parcheggi, giardini. Sempre nell’ottica della riqualificazione si va ad operare a Ponte a Cappiano (in via Ramoni e via del Villaggio) ed in molte zone del capoluogo: riutilizzazione e trasformazione con funzioni compatibili al contesto.
Gli anglosassoni la definirebbero vision, noi preferiamo chiamarla visione. Il nuovo regolamento urbanistico comunale è infatti la visione del nostro paese che rispecchia i nostri ideali, ideali che ci portano a voler garantire alta qualità della vita, vivibilità e fruibilità della città, valorizzazione delle risorse e conservazione, sviluppo commerciale ed economico.
Per la Fucecchio di tutti. Per la Fucecchio che vogliamo. Per la Fucecchio del domani e delle nuove generazioni.

Lorenzo Toni
Capogruppo PD - Fucecchio

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