Silvano Mulas. Pronto a tornare in Buca.

mercoledì 3 giugno 2015:
Silvano e' uno che  si racconta sereno. Con le parole di chi ha fatto pace col proprio passato  e col sorriso di chi è sicuro  che la scelta fatta anni fa , al culmine di una carriera stellare e' ancora quella giusta. Già prima di vincere il derby, i suoi contatti col mondo del palio erano avviati, Siena , Fucecchio , Legnano,  Asti ; ma è un curioso sliding doors che segna in maniera definitiva il cambio di rotta. All'indomani della vittoria nel derby, con  la prospettiva di un ingaggio importante per il Regina Elena , qualcosa non va per il verso giusto e Silvano Mulas nel maggio del 2008 si trova a correre un palio entrato nella storia. Uno di quei palii del sogno dove la determinazione vince sulla sfortuna . Silvano vince un palio da eroe , infortunatosi in batteria, batte sul palo la rivale ed entra dalla porta principale con una prestazione da incorniciare nell’universo  palio.Il ricordo di quel giorno è ancora vivo.

.La caduta , l’ambulanza , il dolore e la decisione di correre , una promessa importante ,  mantenuta nella maniera migliore. Inizia così un rapporto forte con Porta Bernarda . Stretto, dove tanto si da e tanto si chiede.;sono i fatti a parlare , quei colori addosso comunque, per lui , hanno un forte significato e un mordente che fa la differenza ; sempre .

Dal 2008 al 2013 a Fucecchio con la giubba di Bernarda fa il bello e  il cattivo tempo, vince convince, monta cavalli anche inferiori , fa il killer, si muove in tutti i ruoli , forte di una  tecnica rara. Alla domanda , se questo rapporto così forte , può averlo in qualche modo danneggiato, risponde con un sorriso, sa che , per capacità dimostrate , forse qualche occasione a Fucecchio , può averla persa , lo ammette serenamente , con la certezza però  di aver vissuto un rapporto privilegiato con una  Contrada che in Buca , è considerata una  corrazzata.

Sorride ricordando questi anni, mette quelli di Fedora (Selva 2010 e Montone 2011)  tra i migliori vissuti ,   il rimpianto vero rimane la carriera con  Pestifero (Pantera 2013). , racconta con gli occhi che brillano l'emozione della prima volta nell'Entrone; è uno che nel mondo del Palio c’è entrato dalla porta principale , esordio vincente a Fucecchio, battesimo sul tufo , a Siena , col giubbetto dell’Istrice e Già del Menihir.

Racconta come , fin da piccolo, abbia coltivato questa curiosità per le corse a pelo, che è cresciuta parallela ad una  carriera d’oro , arrivata quasi per caso, senza porsi obbiettivi , solo con una  forte necessità di vincere , che l’ha spinto ad andare sempre oltre , senza accontentarsi .Quando ricorda la sua vita precedente lo fa con un pizzico meno di emozione, quasi si schernisce ; è consapevole di aver pagato lo scotto di entrare con un nome altisonante in un mondo che non era il suo. Da lui , da subito , tutti si sono aspettati molto.

E’ schietto , non addossa colpe alla sfortuna per gli insuccessi, non pensa a quello che sarebbe potuto diventare ancora , rimanendo nell’ippica a livelli altissimi; è uno di quelli che a un certo punto della vita , raggiunto il top, ha avuto bisogno di inseguire un sogno, ricominciando da capo.

E sente di aver avuto ragione , l’emozione del successo “popolare” non ha paragone ; l’adrenalina che scatena un nerbo alzato è il motore che lo spinge ancora.

Si affaccia al 2015 con una forma fisica invidiabile; una  buona provincia , i primi palii dell’anno visti da spettatore causa squalifica a Fucecchio e Legnano, il bisogno forte di fare e fare bene.

Siena , i palii della Montagna e poi  Asti , con Cattedrale.

Poi finalmente , dopo il suo rituale ritiro in famiglia durante l’inverno, arriverà il 2016 .

Nei confronti di Fucecchio , il 2015 è il suo anno zero.La sua è stata un assenza pesante , vissuta dallo stesso Silvano , a modo suo;   come quando si soffre per la forzata lontananza di un grande amore ; non ha visto  le due edizioni da cui la giustizia paliesca lo ha escluso forzatamente.

Parla con serenità del Palio del 2013; sembra non avere rimpianti; lo fa con parole forti e consapevoli, sicuro di aver fatto al momento quello che era necessario, senza paura delle conseguenze successive .

E’ stato ai margini , mantenedo i rapporti; ha voglia di tornare e di farlo ancora col botto , ricominciando da un rapporto ancora importante con Bernarda ma pronto comunque ad aprirsi ad altre opportunità, la sua priorità a Fucecchio , è quella di un rientro vincente.

A detta degli intenditori questa è' una pista in cui vince chi sa mandare e lui è uno che manda davvero , forse quello che in Buca lo sa fare  nella maniera più eccellente.


Eleonora Mainò