Il Blog notizie del Comprensorio del Cuoio > > Bircolotti si racconta e racconta il suo Palio a Fucecchio

Random Banner from DB Example
Cerca
 

Seguici su Facebook

Bircolotti si racconta e racconta il suo Palio a Fucecchio

 

lunedì 22 giugno 2015:

Renato  Bircolotti traccia una linea netta;  dopo l’impegno del palio di Asti, di cui ormai è il mossiere storico, ha deciso di prendersi un periodo sabbatico dal circuito dei palii e delle corse in provincia; lo racconta in un pomeriggio in cui sole e pioggia si  alternano  sul  Casalone e lui è impegnato nell’occupazione di starter nelle corse in programma all’ippodromo grossetano.

Si muove nel ruolo forse più sottoposto a critiche, più complicato da gestire, avendo la responsabilità di decisioni pesanti; il suo giudizio sulla validità di una mossa  può cambiare le carte di una corsa come solo la sorte può fare. E’ una  figura  spesso distante dal grande pubblico, ma sicuramente di fascino, un garante dell’ordine .

Il mossiere è uno degli attori protagonisti in un certo tipo di competizione, la voce che , per eccellenza, scandisce il tempo prima del via e della corsa vera e propria, colui  che regola qualcosa che di regolare, per propria natura ha poco o nulla.

E: come si diventa mossiere?

R: il mio è un desiderio nato “ in casa”, a Castiglion Fiorentino, dove  da sempre  c’è una  forte tradizione  di appassionati di cavalli;  quando a fine anni 70 iniziammo a fare il Palio nacque in me questo il  desiderio di imparare a dare la mossa ,  tramite persone del  luogo  iniziai una  gavetta sul principio degli anni 90  che mi ha portato prima alle corse di preparazione e poi ai palii veri e propri , quasi di pari passo è iniziata la mia carriera di starter.

E: oggi Renato Bircolotti è senza dubbio il mossiere più richiesto, Legnano Fucecchio e Asti , solo per citare le piazze più importanti, sono tappe doppiate più volte, e , da regola, se un mossiere una  volta chiamato viene riconfermato, è sintomo di una  riconosciuta professionalità e di un servizio svolto in maniera soddisfacente, ma come si prepara un mossiere?

R: Un mossiere studia; studia il regolamento, prima di tutto, per avere sempre chiari i poteri e i limiti che , una volta arrivati al canape può avere, studia i colori delle contrade, uno sbaglio in chiamata sarebbe inammissibile; infine si serve delle corse di preparazione e della tratta e delle prove , dove sono previste dal regolamento,  per avere un ‘idea ben precisa dei vari comportamenti al canape dei cavalli e delle possibili difficoltà che si potranno incontrare. Poi c’è la parte tecnica della preparazione , il controllo del canape e dei meccanismi di partenza.

E: Il canape , insieme alla voce e al pedale è l’arma del mossiere , va conosciuto bene, quindi,

R: non solo,  bisogna averci confidenza; controllarne le modalità di caduta è fondamentale, deve avere una  rigidità adeguata, che per me rimane la caratteristica principale ; deve evitare ai cavalli di inciampare e non legarsi addosso; soprattutto oggi che le modalità di partenza dei fantini sono cambiate ; prima si fiancava a canape abbassato, adesso tutto accade in tempi estremamente più veloci per cui c’è necessità di un mossiere svelto  e di un canape che abbassandosi soprattutto non sia di ostacolo. La tutela dell’essere umano e dell’animale rimangono una  delle priorità di questo mestiere.

E: l’altra priorità, è chiaramente, dare una  mossa che sia il più buona possibile; compito spesso reso difficile da avversarie tra i canapi, accordi , oggettive problematiche comportamentali dei cavalli; come ti  poni  dall’apertura della busta in poi?

R: c’è un momento , ancor  prima della consegna della busta, che amo in particolar modo , è il briefing prima della corsa coi i fantini; cerco di  interpretarne gli sguardi,  e di capire a che tipo di mossa e di corsa si stanno preparando. Pretendo da loro il massimo rispetto , anche se li conosco ormai tutti da anni , al canape esigo  il Lei per motivi professionali e di serietà, amo comunque il silenzio da parte dei fantini dentro i canapi, si alza il frustino per necessità non si chiacchiera, sono ai miei ordini per regolamento. Al momento di salire in postazione c‘è sempre un attimo di forte emozione , poi l’arrivo della busta; uno sguardo veloce per controllare eventuali avversarie vicine, la rincorsa  e la chiamata del primo e poi a seguire gli altri.

E: ogni mossiere ha il suo metodo in chiamata e di gestione del canape, il tuo?

R: La mossa è come una signora, va gestita e  presa per mano con il massimo  rispetto. Faccio entrare il primo, quando è quasi al suo posto chiamo il secondo e poi gli altri, cerco di non fare l’elenco , ritengo che sia necessaria anche un po’di suspence per lo spettacolo ed un tempo per creare un posizionamento al canape; quando son tutti dentro non mi piace  particolarmente farli uscire, a meno che non intraveda situazioni in cui possa venire meno la sicurezza.

E: le mosse dei vari palii sono spesso momenti in cui si maturano e si stringono patti e partiti,  che necessitano di tempi lungi, anche convulsi; mantenere la calma , è un grosso esercizio di stile.

R: Il mossiere, per definizione , deve cercare di garantire in partenza le stesse possibilità per tutti, per cui il primo passo da fare è spogliare il Palio di tutto , fino a farlo rimanere solo due canapi, i cavalli e i fantini. Bisogna dare prova di grande autocontrollo; cercare di non perdere mai il polso della situazione facendo intendere ai fantini di avere sempre in ogni attimo il pieno possesso  delle varie fasi della mossa  e mai cali di attenzione. Per fare questo lavoro bisogna conoscere bene uomini e cavalli; può capitare che effettivamente un animale abbia problemi di allineamento suoi, che non dipendono dall’azione del fantino.

E: Può  accadere  anche, come recentemente , che ci sia la volontà di una  contrada o di un fantino di ritardare la mossa per interessi propri o contro l’avversaria; il mossiere  ha in quei momenti in mano solo il regolamento e il proprio potere decisionale per intervenire. 

R: È un a grande responsabilità, siamo soli lassù; si cerca di ottenere l’allineamento perfetto per tutti e nel caso non sia possibile se ne deve cercare uno che sia il  meno penalizzante; ma ogni decisione è solo nostra; richiami, eventuali cambi di busta.
Il palio non è una  partita che ha una  durata ben precisa; la durata del palio  e la sua fine sono  a carico del mossiere: è necessario estraniarsi, dalla folla , dalle grida, si sta lassù come in una bolla. Mi piace definirmi un mossiere vecchio stampo con forte capacità decisionale, non si annulla una partenza a richiesta , non si prende una decisione su indicazione, un mossiere vero si fa carico di decidere da solo , accettando  tutto cio’ che comprende la figura, oneri e onori. 

E: hai un modo quasi affettuoso di  parlare durante la mossa, c’è una  scelta tattica ben precisa dietro?

R: credo che prima di tutto sia necessario essere persone equilibrate ed educate, stabilire una  collaborazione con  i fantini e le contrade tra i canapi, spesso  un mossiere viene giudicato anche dal tono di voce , il pubblico , soprattutto durante le mosse  più lunghe vorrebbe sentirci gridare; io non lo interpreto così questo lavoro; urlare   è segnale di non essere ascoltato, rispettato. Si alza il tono in istanti particolari  e solo in certi momenti per richiamare l’ordine ma non deve essere un urlare dall’inizio alla fine, chi si infastidisce, da sentore  di perdita dell’autocontrollo, io per primo devo trasmettere calma, anche per non far trasparire incertezze; mi sento un mossiere autorevole, non autoritario.

Ci sono situazioni in cui dentro provo agitazione, ma non lo faccio vedere, alcune in cui sono gli stessi regolamenti (limitati ed incompleti per un rispetto e un sistema sanzionatorio efficace) a impedirmi decisioni più radicali o severe; una mossa puoi immaginartela , poi non sarà mai così come avevi pensato. Sono un perfezionista (un buon lavoro non lascia mai l’amaro in bocca a nessuno), ambisco al risultato migliore, non mi preoccupo dei tempi, cerco di non avere incertezze e portare al termine il mio incarico nel modo migliore possibile a seconda delle condizioni di mossa che si creano. La mossa va letta nel suo svolgimento; dopo anni posso dire che un mossiere riconosce una mossa matura circa 10/15 secondi prima, dai movimenti  delle braccia, delle gambe , delle fruste. Un occhio dentro il canape, uno fuori alla rincorsa e il canape si abbassa.

E: e dopo ? 

R: quando le amministrazioni comunali o gli organizzatori o la scorta mi chiedono come voglio  muovermi dopo la mossa, io rispondo sempre  che voglio vedere la corsa; scappare in base alla situazione che si crea al momento  non è necessario, quando si sa di aver  cercato  di fare il proprio compito al meglio; mi piace , se tutto è andato  in maniera regolare trattenermi,  salutare, prendermi anche qualche complimento e ripartire soddisfatto . Ecco quello è il regalo più bello per me.

Ma ora basta, voglia di relax,  di ricaricare il fisico e la mente, il mondo dell’ippica,  la passione per questo mondo la vivo tutti i giorni negli ippodromi , ho necessità di uno stop.

Questo è un incarico prestigioso, difficile  e come si dice alla toscana” non è un boccon da ghiotti”, ne è  la riprova il poco numero di coloro che lo fanno,   e che se pur retribuito , deve nascere e finire come una passione e non come un lavoro altrimenti se ne stravolge la vera natura . 

Bircolotti racconta di questa passione,  con grande trasporto ed amore, si percepisce da come ricorda con simpatia episodi di tutti i tipi vissuti in quasi 25 anni;  sostiene con convinzione la tesi di mettersi un poco da parte “ho fatto il mio tempo”, dice , adesso è l’ora di  lasciare spazio e postazioni agli altri, confrontarsi solo magari con esperienze nuove,  palii ancora da scoprire se ne avrà voglia , mantenendo sicuramente l’incarico di Commissario Starter per il Ministero, o chissà un giorno coronare una carriera che lo ha visto ovunque ad abbassare il canape , affacciandosi al verrocchio in Piazza del Campo , ma al momento  non ama parlare di questa prospettiva.

Eleonora Mainò

Random Banner from DB Example

questa notizia e' stata letta 1573 volte

COMMENTA LA NOTIZIA

 

 

Nuova pagina 1
 

         

Blog:

Prima Pagina Blog
Tutte le Notizie
Palio di Fucecchio
Cronaca Locale
Fucecchio Calcio

Foto:

2017
2016
2015
2014
2013
2012

VIDEO:

Ultimo Video
Il Palio di Fucecchio
Tg Palio
Mago Ciampa
Torneo delle Contrade
Tutti i Video

SERVIZI:

Pagine Fan Facebook
Loghi Aziendali
Servizi Fotografici
 
 

Seguici:

Pagina Fan
Gruppo Facebook
Profilo Twitter
Canale Youtube
Contatti
 

Blog Personale di Alfredo Sabatini

Termini e condizioni Blog | Cookie Policy di 0571foto.com

 

1574
I risultati del girone eliminatorio

Siamo spiacenti.Dati non disponibili.