Giacomo Jack Temperini ci racconta perchè stavolta vede un palio di Siena diverso

mercoledì 1 luglio 2015:

Giacomo Temperini, Jack per gli appassionati di ippica, Giacomino per gli amici è' il solito fiume in piena , parla, risponde al telefono, e fa altre mille cose  insieme contemporaneamente, come d'abitudine, e racconta il suo Palio, vissuto e visto con due approcci differenti , quello del jockey e quello del contradaiolo.

Giacomo dopo una carriera ad alti livelli , adesso lavora come work rider a Newmarket per la scuderia Godlphin, occupandosi dell'allenamento di puledri blasonatissimi. Ma ogni volta che si stende il tufo in Piazza non sa resistere al richiamo di casa, sebbene si mantenga informatissimo passo passo su tutte le corse della Provincia e sui vari Palii corsi in tutta Italia anche dall'Inghilterra. Per questo due luglio Giacomo vede finalmente la possibilità di un Palio diverso, fatto  con una buona percentuale di cavalli di spessore, una corsa che immagina, più di sempre, decisa dall'ordine al canape, sia per le numerose avversarie presenti che per le accoppiate che si sono formate dopo l'assegnazione. Non nasconde come ,  dopo diverse assegnazioni abbastanza incolori per la qualità dei cavalli, ieri l'emozione di vedere di nuovo i popoli esultare ,lo abbia fatto tornare indietro negli anni della sua adolescenza, un tempo , nemmeno troppo lontano in cui "si saltava " per aver avuto in sorte i bomboloni ; immagina per giovedì una corsa differente dalla maggior parte degli ultimi Palii visti, dove spesso chi è' partito davanti ed ha mantenuto la prima posizione alla Cappella difficilmente , a meno di grossi errori in corsa, si è' visto sfuggire la vittoria., con gli altri contendenti dietro in fila indiana. La sua Contrada, il Nicchio parte tra le favorite, baciata dalla sorte con l'assegnazione di Occole', scelta poi da Giovanni Atzeni , il dominatore degli ultimi anni.                                

 E: Giacomo, è'  il tuo Nicchio la Contrada favorita ?                                    

G: no, e non lo dico nemmeno per scaramanzia ma  l'accoppiata al momento che vedo un passo avanti a tutte  è' quella della Torre, la generosità di Morosita unita alla testa e alla preparazione fisica di Andrea Mari saranno difficili da battere. Come mi aspetto un Palio ben giostrato da Luigi Bruschelli; non conosco Le caratteristiche di Quit Gold, e sebbene Trecciolino negli ultimi anni abbia avuto una flessione sui risultati , rimane per me il migliore, il maestro per eccellenza , sia a terra che a cavallo, quello che se parte avanti sa come non far passare gli altri, l'unico forse in grado di far sbagliare gli altri durante la corsa.           

E: e Oppio?                                         

G: Oppio rimane indubbiamente un cavallo da battere sulla carta, potente per quanto difficile , certamente la stalla dell'Oca è' , e lo dimostra la storia, in grado di tirare fuori il meglio anche da cavalli più complicati, mi piace meno la monta, avrei rivisto volentieri il mio amico Albertino Ricceri sopra al grigio , lo considero il fantino perfetto per quel cavallo. Ma nello stesso tempo conosco anche abbastanza bene Salasso da poter dire che se ha scelto l'Onda lo ha fatto perché qualcosa , nel cavallo c'ha visto. Era piaciuto anche a me durante le prove di addestramento mattutino di domenica, ha un galoppo che mi ha colpito  . Alberto poi è' uno a cui di cavalli si insegna poco, ha un modo tutto suo di rapportarcisi e di conoscerli. L'ho visto montare Osama Bin in maniera differente, sono convinto che sia una sua tattica di approccio al cavallo e che sicuramente giovedì sarà tra i primi a schizzare fuori dai canapi.      

 E : le altre accoppiate ?                             

G: Su Bartoletti sono come sempre ottimista , è' uno che forse , a mio avviso, paga un po' per il peso che ha , ma la sua , in Piazza la dice sempre, mi piace Sanna , lo reputo un buon professionista, uno che merita di montare senza dubbio , come ho già detto mi convince poco Caria e ancor meno Il Bighino, che continuo a vedere mancante di uno spunto importante, quando non deve eseguire commissioni particolari. Per quello che riguarda la mia avversaria, il Montone, credo che sia stata fatta riguardo al fantino la scelta giusta per fare una certo tipo di Palio di difesa , anche se non sottovaluto per niente il cavallo andato in sorte nei rione dei Servi. 

 E: di Elias Mannucci nel Leocorno, cosa pensi? Ormai pare sicuro il suo esordio.                                                  G: non lo conosco abbastanza bene da poterlo giudicare , mi parlano di lui come di uno che in provincia ha fatto sempre buone prestazioni, certo, a mio avviso sarebbero stati altri a meritarsi un posto in questo Palio, fantini che reputo capaci e in grado di stare a cavallo in un Palio che si presenta così ricco di cavalli buoni, avversarie e monti economici importanti .                                        

 E : beh, impossibile non chiederti di fare nomi.                                              

 G: sicuramente Andrea Coghe, che ritengo pronto e capace finalmente per l'esordio, un altro nome che mi piace è' Sebastiano Murtas, Grandine, un ragazzo che vedo tagliato per questo "gioco". E Silvano Mulas, uno che paga adesso qualche prestazione non brillante ma che rimane uno dei fantini più capaci e di talento. 

 Un altro nome che mi piacerebbe vedere è' quello di Simone Mereu , un ex collega che ormai vanta un'esperienza di tutto rispetto e che non sfigurerebbe per le capacità che ha in Piazza. E Carboni, un ragazzo che di spazio in Piazza ne ha avuto poco ma che per me lo meriterebbe .Senza dimenticare ,  a parte la squalifica che sta scontando in questo luglio, Gingillo che per me rimane uno dei big.
E: ma a parte questo Palio, per te , il fantino migliore chi è ?                       

G : sogno a colori, adesso, ma nel Migliore dei Palii possibile , la tecnica e il talento di Alberto Ricceri con le capacità a terra di Luigi Bruschelli, un extraterrestre in sostanza.                     

 E: quanto ti è' rimasto attaccato del Palio vissuto finché sei stato a Siena e quanto ti riconosci nel Palio di oggi?   

G : io il Palio , il Nicchio , Siena me li sono portati sempre dentro e addosso, a Pisa , a Roma   a Chantilly e anche nel Regno Unito, certo allora era il Palio, come si dice delle Contrade che gestivano i fantini, oggi è' il Palio più dei fantini imprenditori che dei senesi, il divario anche di preparazione fisica tra noi che correvamo  nelle regolari e i fantini della provincia , per esempio , prima era più marcato, adesso sono sportivi anche loro, ragionano e si preparano da atleti, si muovono come esperti di pubbliche relazioni e gestiscono piccole imprese quasi.   

 E: ma un piccolo rimpianto per non aver mai , a parte un paio di giri di piazza di notte , provato l'emozione dell'Entrone ti rimane?                      

G: mi rimane, piccolo ma rimane, e ci penso soprattutto quando vedo le Contrade entrare in piazza per la prova , credo che per uno che fa questo mestiere quello rimane uno dei momenti più forti e intensi. Ma finisce lì il rimpianto, ho scelto da ragazZino di correre altrove , di far diventare la passione per i cavalli un lavoro in cui investire la mia vita, mantenendo però sempre forte e  vivo il legame d'amore che ogni senese ha con questa città e con la Contrada. Rimango un nicchiaiolo anche a cavallo nella brughiera inglese, senza ombra di dubbio