Fonni, al galoppatoio di Santu Gristolu

lunedì 3 agosto 2015:

Sandro  Gessa è il vincitore della XXXI edizione del Palio di Fonni ;ha il viso segnato di chi lavora all'aria aperta, un viso quasi antico, ricamato dal sole e dal vento , non è giovanissimo, 34 anni, occhi trasparenti, stasera come quelli  di un bambino  meravigliato.Seduti su un murello, ai bordi di una radura durante una pausa della cena offerta , dopo la corsa , dalla Società Ippica Fonnese, Gessa sorride e parla timido, una carriera fatta in Sardegna e quasi messa in soffitta fino all' ingaggio per il Palio di Asti  per Borgo Tanaro Trincere e Torrazzo; da qui la decisione di correre i palii della stagione nella sua isola , in preparazione di settembre.In giugno nel Palio piccolo di Fonni , in onore di San Giovanni Battista e in cui si sancisce il nome  del partecipante al palio dei Comuni per Fonni, aveva già vinto con  la stessa cavalla Wanda Nara , allenata da Fabrizio Pinna. Arrivato al traguardo la decisione di correre anche il Palio grande di Fonni proprio con lo stesso soggetto a cui riconosce un cuore grande e una buona adattabilità alla pista; non pensava di vincere, dopo la batteria vedeva il montepremi già in tasca di Mulas su Lando , per Marcallo con Casone, già trionfatori lo scorso anno.E invece adesso gode la serata di festa in suo onore, e la fresca nottata fonnese.Insieme a Mulas in finale finiscono anche Siri che correva per Monteroni d'Arbia e Massimo Colombu per Perugia; niente di fatto per i tre nomi di rilievo da registrare nella prestazione finale, tranne il soliTo modus operandi di Mulas, messo in atto alla perfezione nella batteria di qualificazione, poi senza risultato di spicco in finale.Gessa , comunque era inividuato tra i favoriti in virtù della prestazione di guugno, insieme a Biagio Murgia, plurivincitore a Fonni, allo stesso Silvano Mulas e a  Giovanni Puddu, il rappresentante del comune di Fonni, giovanissimo, a cui gli amici con una  colletta hanno comprato il cavallo su cui ha corso, uno che vorrebbe farne una professione del montare a cavallo, che sogna magari una  chiamata a Siena da parte di qualche nome prestigioso da cui poter imparare.Il Palio di Fonni si corre con batterie di qualificazione  in cui vengono divisi per sorteggi i cavalli iscritti; ogni accoppiata corre per un comune in cui il fantino deve  risultare residente da almeno tre mesi.La Societa ' Ippica Fonnese organizzatrice in Toto dell'evento  lamenta il ridotto numero di iscritti di quest'anno, causa crisi, ma nello stesso tempo riesce a mettere in piedi con semplicità e tanto lavoro volontario una giornata che richiama , a conti fatti , circa 6000 persone  per questa  edizione.Fonni e il suo Palio sono un mondo da scoprire in questa giornata , una festa della gente, in cui regnano l'ospitalità e il valore della  condivisione a fare da  cornice alla gara ; le pariglie , spettacolari a intervallare  batteria finale e finalina.i membri della Società  sovrintendono ogni attimo in maniera attiva, dopo ben 31edizioni iniziano a avere voglia di risalto  vero per quello che è diventato il Palio più famoso dell'isola
;lamentano la mancanza di una scuola  fonnese di fantini, ma nello stesso tempo sognano una  scuola locale di parigliari, con orgoglio e passione rivendicano l'importanza del cavallo mezzosangue.Quando il sole inizia a calare arriva il momento in cui i comuni qualificati si contendono il Palio che si snoda per circa 2000metri di percorso nel galoppatoio di san Gristolu (san cristoforo) .Un Palio diverso, dove assicurano, non c'e' ombra di accordi, dove non si celebra nessuna  ricostruzione storica, nonostante le   forti ed antiche tradiizoni religiose di Fonni, un Palio in cui a vincere e'  il lavoro di chi si prodiga nel preparare  i cavalli, dove  possono avere la meglio anche fantini di talento ma  meno titolati,, dove il Palio , esule da contrade e  rioni, è un occasione di festa, per incontrare amici  che magari non si vedono da tempo, dove c'è sempre modo e maniera  di aggiungere un posto a tavola per uno spuntino, dove il piacere della giornata di festa  si avverte  in ogni momento .Un  Palio organizzato in maniera semplice, che non ha nessuna  pretesa di confrontarsi con i Palli famosi , guardati e seguiti con rispetto  e anche spesso profonda conoscenza, ma che ha il talento , unico, di regalare lo spettacolo  straodrdinario del momento finale in cui la natura si lega con la gara e nella spianata brulla del galoppatoio , il cielo si fa  rosa  percorso sullo sfondo dal galoppo dei cavalli, con  i monti cornice severa e silenziosa del tramonto.