Da lunedì 10 agosto fino al 16 il Palio di San Rocco Pellegrino / VII Festival del pensiero popolare

venerdì 7 agosto 2015:

Lunedì 11 agosto alle 17, parte a San Miniato il Palio di San Rocco Pellegrino, quest’anno dedicato a Dacia Maraini, che sarà da noi l’11, anche se ogni giorno avremo spettacoli, presentazioni, letture dedicate al suo enorme lavoro creativo

Il Palio si svolge tutto lungo gli antichi tracciati della Via Francigena, ad essa è dedicato e al suo santo protettore, san Rocco appunto. Per questo l’inizio, lunedì alle 17 a partire da piazza Buonaparte, non poteva non essere legato alla via e al suo paesaggio. Giovanni Corrieri, il poeta delle strade, che di recente è stato benedetto anche da Papa Francesco. Giovanni gli ha regalato il suo bordone, per usarlo qualche volta, soprattutto con la curia romana, ostile alla sua rivoluzione. Corrieri guiderà una passeggiata (una delle tre che sono in programma) dedicata a “La Francigena per chi ci sta”, di eccezionale interesse, perché la comitiva scenderà per facili sentieri agli scavi di San Genesio, dove un gruppo di ricercatori mostrerà in anteprima le scoperte appena fatte, proprio con gli scavi di questi giorni. Una vera primizia, dopo la quale alcune macchine riporteranno il gruppo a San Miniato, dove aprirà la grande mostra (150 grandi fotografie) dedicata  proprio al  “Paesaggio”, che si snoderà per molti androni delle case di via Maioli, aperti per l’occasione. La mostra è stata realizzata dall’associazione Limen, risorse per il territorio, in collaborazione con i fotografi che fanno capo al centro giovani della Stazione di San Miniato Basso. Sono oltre centocinquanta bellissime immagini del territorio che circonda San Miniato, presentate in un confronto pubblico che si aprirà verso le 18,30 nell’oratorio di San Rocco, in piazza Buonaparte, al quale parteciperanno oltre a Corrieri e ai fotografi, anche Armando Benvenuto, presidente di Limen.

La serata proseguirà con la cena, nel magnifico giardino della Casa di Riposo per continuare alle 21 con lo spettacolo Per tre soldi, realizzato, come ogni anno, dagli anziani di CoRe, che lavorano a partire da  ben nove case di riposo della zona, diretti dal maestro Simone Faraoni e dai molti operatori che riescono a produrre un momento di grande teatro, legato alla musica, al canto e soprattutto alla memoria. Quello di quest’anno sarà dedicato alla speranza, ma anche alla degenerazione morale che fa seguito ai momenti di guerra o comunque di crisi della società.