I LUOGHI, LE STORIE - LA RONDINE CURIOSA

martedì 1 settembre 2015:

LA RONDINE CURIOSA

La cappa di caldo sa di corpi putrefatti.

La sirena dell’ambulanza, nella valle dell’Arno, zittisce la musica del supermercato.

Rumori sopraffatti dall’aspirapolvere.

La tv manda le immagini d’un film arcinoto. Strappalacrime.

Una rondine curiosa entra in casa, due giri della stanza e se ne va.

La vita sembra ferma.

“Sfido io, con questo caldo…”.

Un ciclista, di media età, sudato fradicio.

Una cinese.

Due cinesi.

Una famiglia di colore. Cinque. Belli, donna e bambini.

Cispia party? Che roba è?

Una motocicletta.

Se fanno tanto di togliere i capitelli da piazza Montanelli…

Uno dieci venti marciapiedi sconnessi.

Un accenno, soltanto un accenno di pista ciclabile.

L’ingresso di viale Colombo, dalla parte della Ferruzza, lezioso e inutile.

Fondi stradali poggi e buche.

Il sindaco Spinelli non c’è… non c’è mai.

E’ presenzialista, il sindaco Spinelli.

E’ come il prezzemolo, il sindaco Spinelli.

Una portalettere.

Il suono delle campane - di almeno quattro chiese – annuncia mezzodì.

Non c’è più la béa a scandire la giornata.

La béa era sulla torre, all’interno della Saffa, la fabbrica di fiammiferi, fino al 1979.

Hanno promesso di salvarla, la torre della béa.

Tre cinesi. 

Una filippina che spinge un uomo in carrozzella.

Il sindaco Spinelli continua a non esserci…