I LUOGHI, LE STORIE - Aylan, per non dimenticare

mercoledì 23 settembre 2015:

di Riccardo Cardellicchio

Aylan, per non dimenticare

L’umidità si taglia a fette e a fette si sente chi non l’ama.

Terra e libertà. .. festival del cuore e della mente.

Il taccuino del viandante pieno di scarabocchi.

Il rimorso e il rimpianto, il tuo nutrimento quotidiano.

Il ricordo, il motore.

Dice, Nina George in “Una piccola libreria a Parigi” che i ricordi sono come lupi, non puoi rinchiuderli e sperare che ti lascino in pace.

Ma come fai a scrivere frasi intere senza usare verbi?

La notte è passata serena… non credevi fosse  possibile… hai dormito come non lo facevi da almeno tre anni.

Lumen fidei.

Avviene la metamorfosi, dice Alda Merini.

Un animale che ha dell’umano, dicono gli amici, guardando il pastore maremmano.

Se i cani sono violenti, aggressivi, la colpa è dei loro padroni.

Cenere, l’asina incinta, è scappata e s’è impantanata nei pressi di uno stagno… ci sono voluti molti uomini per salvarla… è tornata malvolentieri nella stalla.

Un cane lupo non vede l’ora che qualche buono lo adotti… è un abbandono estivo… giocattolo, nell’inverno…vaga di strada in strada, le zampe posteriori sempre  più deboli, sempre più malate.

Strade sconnesse, proteste inutili.

Il tiranno non ha il senso del ridicolo…si mostra feroce… sfida i colossi… capigliatura da conspinciassi dalle risate…

… e tutto l’universo recede nell’ombra di Caino…, dice ancora Alda Merini.

Le immagini di Aylan Kurdi, 3 anni, annegato in Turchia, e portato dal mare sulla spiaggia di Bodrum… quel bambino,  che era col fratello e i genitori… che non sapeva, probabilmente, dove fosse diretto e cosa sia la libertà… quelle immagini, che hanno scosso il mondo, alcuni giorni. per molti stanno sbiadite nel cantuccio dei ricordi… per altri, per quelli che guardano distrattamente la tv e non leggono i giornali, un sentito dire tutto da verificare… per altri ancora, la dimostrazione che stiamo sbagliando tutto…  io non riesco a levarmele dalla testa, la paura birbona che finisca con tante parole, con tanti litigi, con tanto filo spinato… io, invece, voglio ricordarlo… e che gli altri lo ricordino… non so come…  forse, essendo un giornalista, proponendo un giornale on line, dedicato ai ragazzi e alle ragazze, intitolato Aylan sull’immagine di lui sulla spiaggia… senza più vita…    

con la maglietta rossa e i pantaloncini blu…