Il Bighino: io fantino di Sant’Andrea ? non dico di no.

lunedì 5 ottobre 2015:

Il Bighino: io  fantino di  Sant’Andrea ? non dico di no.

Va fatta una premessa, poco meno di  mezzz'ora dopo la vittoria a Piancastagnaio quando ci siamo incontrati per fare  due battute sul successo appena conquistato ho detto a Valter : “eccoci di nuovo” ( noi di 0571 abbiamo seguito per  cronaca questo suo anno di grande spessore) e lui: “e non mi fermo qui, c'è ancora Asti  da vincere “.

Così è andata.

Cassero, Forra,  Borgo e San Paolo vivono grazie a lui un bellissimo momento. Quasi alla fine di questa corsa di parole con i fantini, Valter Pusceddu si merita, visti i risultati, un posto d'onore . Parlare con lui è' semplice: è svelto , parla veloce .

Sguardo diretto, gesticola come se le parole, poche ma decise, non bastassero a spiegarlo

È' stato di parola Valter Pusceddu detto il Bighino, lui è' davvero uno di quelli che tutti, nel circuito della provincia e dei Palii, ricordano ragazzino. Dopo  Asti siamo qui a raccontarci un anno stellare, 4 vittorie per lui : giugno , Castiglion Fiorentino nel Cassero con Tavel P., luglio la Forra con Miulan  a Bientina, agosto su Salvatore nel Borgo a Piancastagnaio ed infine  Asti a San Paolo sempre su Salvatore in settembre.
E: raccontacele,
V: mica facile… non è stata una  passeggiata da nessuna  parte:
 Castiglion Fiorentino, dove avevo vinto sempre nel Cassero l’anno prima,  è una  piazza dove ti chiedono sempre di più, massimo impegno , grande carica soprattutto in questo rione, lì non si scherza.
Bientina , era una vittoria che mi dovevo e dovevo alla Forra dopo l’anno scorso, ho perso il palio nel 2014 per un azzardo mio, quest’anno pur non essendo Miulan  un fenomeno non c’era da fare altroche’ vincere e fortunatamente è uscita fuori una  corsa senza intoppi.
Piancastagnaio era una  scommessa; avevo montato più volte nell’avversaria del Borgo raccogliendo nulla; mi facevano inadatto alla pista, ho vinto anche lì.
Asti invece era il mio ultimatum al Palio di settembre; c’ho corso tante volte li, l’anno scorso  ci ero andato  vicino a vincere; se non portavo in Palio in San Paolo sarebbe stata la mia ultima volta.
Asti è una  pista dove  conta la batteria, poi il canape e la prima curva , se sei primo li, a meno che non la combini grossa, difficilmente il palio lo perdi.
E che valore aggiunto è stato quel cavallo che tutti ti invidiano?
V: grosso, lui è' davvero un treno ma non bisogna credere che sia una  passeggiata averli e presentarli sempre cosi in ordine cavalli di questo genere; lui è particolare, questo giochino gli piace e gli viene bene, ma bisogna stargli dietro tanto a questi cavalli; io mi ci dedico parecchio, a lui come  a tutti gli altri cavalli che ho.
Sono come i ragazzini alle prime armi quando si tratta di lavorare coi cavalli, in quello non mi risparmio, sono investimenti grossi che danno guadagni e soddisfazioni ma costano anche di tempo  e fatica e cura da dedicargli.
E. poi ci sono gli altri episodi del 2015 , dove non hai vinto .

V:  ecco, però a conti fatti nonostante non abbia vinto, sono state delle  esperienze umane forti e belle.
A Siena, dopo tanti anni sono tornato nella  Civetta e l’ho trovata la bella contrada che ricordavo, poi il Nicchio, ad agosto, una scelta  morale mia personale; era tanto che volevo mettermi addosso quel giubbetto,
E: e Sant’Andrea a Fucecchio
V: si. Sant’Andrea; ci sono stato bene, parecchio, mi hanno trattato come un principe; bella la gente, bella  la Contrada, la categoria.
E: a Fucecchio gira voce che tu stia per diventare loro fantino di contrada
V: lì ho buonissimi rapporti con Cappiano, con la Torre, con cui ho vinto, e sebbene sia squalificata il prossimo anno il rapporto rimane e si , Sant'Andrea dove se mi chiamano ci torno di corsa.
E: te non sei uno a cui i giubbetti importanti e "pesanti" fanno paura. 
V: no anzi, mi spronano di più, mi danno la carica che cerco.
E: cosa cambia per te dopo questo poker?
V: intanto non cambia Valter, io sono sempre lo stesso:quello che i dirigenti, dopo che lo hanno montato sono orgogliosi di come ho portato i loro colori.
Ho una carriera discreta ormai, ho fatto di tutto, anche il killer, quando c’era da farlo per rimanere a bordo e le esigenze di mercato lo richiedevano, chiaro è che mi diverto di più a vincere.
Ecco spero cambi questo; spero di aver la possibilità finalmente di scegliere  tra i primi i cavalli da montare.
Sai quanti, anche quando vado in Sardegna a correre per divertirmi, mi chiedono : ma perche a Siena ancora non hai ancora  vinto?
La risposta è semplice , quando si va al canape poi ognuno fa per sé, ma la differenza la fanno i cavalli che monti.
Per esempio , guarda il palio di Fucecchio  di quest’anno, io di Quercino ero contento, poi però ho fatto una  fatica notevole a portarlo in finale ,lì abbiamo cercato di cambiare strategia e partire dal centro pista ma c’erano cavalli più forti, inutile ribadirlo.
Spero di aver  raggiunto una  certa tranquillità con questa annata e il rispetto dei colleghi , dei big.
E: come si prepara il Bighino al 2016 con questo anno alle spalle?
V: a  pallettoni.