I LUOGHI, LE STORIE - Il Pd e i nuovi Comuni

martedì 20 ottobre 2015:

di Riccardo Cardellicchio

Il Pd e i  nuovi Comuni

… nella collina di fronte, tra la foschia, il filo di fumo di un falò… unico segno di vita diverso dalle auto, che affrontano la rotonda, sballata, tecnicamente, e buia… la più grande della valle dell’Arno…

… e se i capitelli parlassero, ne racconterebbero di cotte e di crude… ora li vorrebbero togliere per fare, di piazza Montanelli, il salotto bòno della città… un salotto non è un salotto – ha detto un’amica - se non  esalta il passato… gli usi e i costumi di chi abita la casa… se non li rispetta…

… e se vi capita di prendere il treno, fate amicizia coi ritardi… e dovete ingoiare lo stato d’abbandono in cui è ridotta la stazione San Miniato-Fucecchio… qualcuno è arrivato a dire che si stava meglio quando si stava peggio… non è la verità, in generale... per quanto riguarda i treni, sì… ora, sono belli a vedersi di fuori… e basta…

…  e il Pd regionale, nella convention di Empoli, ha stabilito che i Comuni, non devono unirsi, ma fondersi, senza perdere la propria identità… questo per fare il bilancio senza patemi e “avere più chance di ottenere fondi comunitari”… se non esistessero ancora i campanili, sarebbe cosa semplice… che signor Comune avremmo, per esempio, fondendo Fucecchio Santa Croce sull’Arno San Miniato… considerato che non ci saranno più le province…