Spinelli interviene su unione dei comuni e comune unico‏

giovedì 22 ottobre 2015:

Il dibattito sulle unioni dei comuni e su un eventuale comune unico appassiona molti. Alcuni, come si evince leggendo certi post pubblicati in questi giorni su facebook, si appassionano senza conoscere minimamente l’argomento e cavalcano felici l’onda del populismo.

Io voglio stare ai fatti.

A parlare di Comprensorio del Cuoio come realtà omogenea, da tanti punti di vista, non sono stato io per primo ma è stato uno studio dell’IRPET (Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana) che ha analizzato il flusso migratorio dei pendolari. Le analisi dall’IRPET sono state riportate poi da molti mezzi di comunicazione nello scorso fine settimana.

E’ evidente che Fucecchio, da un punto di vista economico, è strettamente legato al distretto industriale conciario. Anzi ne fa parte a pieno titolo. Basti pensare che in un recente passato con i comuni del valdarno inferiore condividevamo anche il distretto sanitario, i servizi sociali e molti progetti legati alle politiche giovanili. E non solo. Facendo un ulteriore passo indietro potrei anche ricordare l’Associazione Intercomunale N. 17 del Valdarno Inferiore, nata nel 1979 (con la Legge N. 37 del 19 agosto) quando il territorio della Regione Toscana fu suddiviso in 33 aree funzionali in ognuna delle quali veniva realizzata un’associazione tra comuni. E’ vero che negli anni seguenti quell’esperienza è stata chiusa ma è altrettanto vero che ancora oggi con i comuni del cuoio condividiamo le strategie della sviluppo produttivo, della depurazione e anche progetti e realtà importanti come il POTECO (Polo Tecnologico Conciario), il PRO-MO (progetto Pomozione Moda), la ciclopista dell’Arno e i PIU (Progetti Innovazione Urbana). Per quest’ultimi la Regione Toscana ha previsto un finanziamento complessivo di 50 milioni di euro (una parte sarebbero destinati ai comuni di Fucecchio, San Miniato, Castelfranco di Sotto, S.Maria a Monte, Montopoli Valdarno, Santa Croca S/A).

Tutto questo non vuol dire disconoscere il nostro ruolo e la nostra centralità nell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa (dove siamo il secondo comune per numero di abitanti). E’ un esperienza, quest’ultima, che intendiamo proseguire. Questo ruolo di comune-cerniera, consolidato negli anni, è uno stimolo a collaborare con realtà diverse seppur vicine. Realtà, quelle dell’Empolese Valdelsa e del Comprensorio del Cuoio, che d’ora in poi saranno unite nello stesso collegio elettorale, con tutte le implicazioni politiche e istituzionali che questo cambiamento comporterà.

Ovviamente ogni ipotesi di riassetto istituzionale che coinvolga il nostro comune sarebbe accompagnata da un percorso partecipativo e decisionale dei cittadini perché l’unico obiettivo che vogliamo perseguire è quello di migliorare la qualità dei servizi e le condizioni di vita dei cittadini stessi.