I LUOGHI, LE STORIE - Indro Montanelli pedofilo?

martedì 27 ottobre 2015:

di Riccardo Cardellicchio

Indro Montanelli pedofilo?

… va su e giù per le stanze della Fondazione, da lui stesso voluta, mulinando le gambe lunghe e secche e incerte… dovrebbe star seduto… ma non può, oggi…. sì,  ogni tanto, si ferma, appoggiandosi al bastone... sono ormai tanti anni che  le sue gambe non dicono più il vero… da quando le Br  lo hanno gambizzato, sparandogli mentre stava andando a piedi al giornale… ma stamattina gli girano anche per altre cose… lo sento borbottare… gli chiedo che hai, direttore?… mi dànno del pedofilo, risponde… ci sono dei giornalisti… colleghi nostri … bischeri… soltanto bischeri sono…tirano fuori una storia vecchia quanto il cucco… una storia svoltasi alla luce del sole… raccontata anche in tv, in un trasmissione dedicata a me e condotta, mi pare, da Pippo Baudo…  e in una mia ‘stanza’ sul Corriere della Sera, del febbraio 2000, ho raccontato il mio matrimonio con l’etiope  Destà… di 14 anni… correvano gli anni 1935-1936…  non feci altro che rispettare un’usanza locale… eppoi, via, diciamocela tutta… in quegli anni, anche da noi, c’era quest’usanza…

lo interrompo per dirgli che mio padre, 21 anni, sposò mia madre, che ne aveva  16…era il  febbraio 1938… 

vedi, fa Indro Montanelli, quanto malanimo c’è ancora nei miei confronti?… Ti dirò di più… anzi… no… aspetta… 

esce dalla stanza e torna poco dopo con la fotocopia della sua ‘stanza’ del 12 febbraio del 2000… me la porge e dice… leggi… leggi… e indica con la mano sinistra il punto in cui… leggo… la ragazza si chiamava Destà e aveva 14 anni, particolare che in tempi recenti mi tirò addosso  i furori di alcuni imbecilli ignari che nei Paesi tropicali  a 14 anni una donna è donna, e passati i 20 è una vecchia…

Montanelli insiste… leggi ancòra… da qui… leggo,,, dopo la fine della guerra e delle operazioni di polizia, uno dei suoi attendenti, in procinto d’essere promosso,  gli chiede il permesso di sposare Destà e lui glielo concede…. con tanto di benedizione…

continua… continua,… fa Montanelli… leggo… nel 1952, torna in Etiopia e va subito a trovare Destà e suo marito… l’accoglienza è delle migliori… hanno tre figli… il primo si chiama Indro…

Montanelli scuote la testa…  da questo… la favola … da cui non è più riuscito a liberarsi… che fosse suo figlio…

sbotta… tutti sanno invece che era nato 20 mesi dopo la mia partenza…

convengo che sia una mascalzonata… com’è buffo che  Umberto Eco  insista sulla leggenda del nome… macché Cilindro… io mi chiamo Indro… da sempre… dice continuando a scuotere la testa…

mi volto un momento… poi fo per rivolgergli un’altra domanda… ma lui non c’è più…