Fucecchiese trova i ladri in giardino e li insegue con l’auto. «Questo è il sesto tentativo che subiamo»

martedì 27 ottobre 2015:

Protagonista Roberto Medoro: «Ho sentito l’allarme nella casa accanto alla mia, dove abita mio padre e mi sono affacciato. Questo è il sesto tentativo che subiamo»

Si è trovato faccia a faccia con i ladri in giardino e non ci ha pensato un attimo. È salito in auto e ha cominciato ad inseguirli per alcune centinaia di metri mentre i malviventi si davano alla fuga. Una serata movimentata per una famiglia residente in via Palagina, nel comune di Fucecchio, a pochi passi dal confine con il territorio di Santa Croce.

Protagonista della vicenda Roberto Medoro, residente in una villetta lungo la strada che ospita a fianco l'appartamento del padre. Un'abitazione più volte presa di mira dai ladri: «Sarà almeno il sesto tentativo di furto negli ultimi anni» dice l'uomo, che racconta l'accaduto con la naturalezza di una spiacevole ricorrenza. «Erano passate da poco le 9 e mezzo di sera – dice – quando ho sentito l'allarme provenire dall'appartamento di mio padre che in quel momento non si trovava in casa. Mi sono affacciato fuori e ho visto due persone che si lanciavano in giardino da una delle finestre». Sorpresi dall'allarme mentre stavano entrano nell'appartamento, i due malviventi sono stati costretti a fuggire tornando in tutta fretta da un terzo complice che li attendeva a bordo di un auto. «Sono subito corso in giardino e me li sono trovati praticamente di fronte mentre scappavano – racconta Medoro – Sono corso verso di loro mentre scavalcavano il cancello e si infilavano in macchina. Così sono salito in auto e ho cominciato ad inseguirli». Il gruppo viaggiava a bordo di un auto Bmw, station wagon, di colore nero, che inizialmente si è lanciata in direzione della località Cerri, nel territorio di Santa Croce. Poi sono tornati indietro su via Palagina e hanno svoltato in direzione de Le Vedute. A quel punto ho lasciato perdere, anche se purtroppo non sono riuscito a prendere il numero di targa». Passato il pericolo, però, l'uomo ha deciso che stavolta eviterà di sporgere denuncia: «Tanto non serve», dice.