MATTEO CIONI:LA TORRE NON LA FERMA NESSUNO

venerdì 13 novembre 2015:

Matteo Cioni torna a parlare con noi; la Torre ha appena riconfermato il Consiglio in blocco per permettere alla Contrada di attraversare l’anno della squalifica continuando ad appoggiare sulle proprie basi; tutti rimangono ai loro posti in questo anno di sosta

E: che aria tira lassù?

M: L’aria di una Contrada che non si è fermata. Un' aria serena e lo dico sinceramente, consapevole. Una volta presa coscienza della pena da scontare, nessuno ha sollevato dubbi né su come gestire la situazione da qui in poi  né su come e perché si sia arrivati alla squalifica.

Ho agito e abbiamo agito con un intento ben preciso; appoggiati pienamente da tutti, se avessi mai avuto dei dubbi sia su quello che avevamo fatto ( e non ne ho mai avuti) e su come si sarebbe potuta gestire una  situazione così si sono dissipati di fronte alla compattezza che ho visto nei Torrigiani.

Ovvio che stare fermi un giro non diverte nessuno, ma c’è modo e modo di affrontare la situazione; qui si affronta e la si è affrontata con consapevolezza sia prima che durante che dopo.

E: non è stata difficile nemmeno la gestione, se possiamo definirla così, mediatica e social della vicenda?

M : no affatto, abbiamo chiesto da subito di mantenere un profilo basso, senza becerismi. Mi hanno stupito i giovani, lo confesso, sono stati all’ordine ricevuto.

Nessuna reazione. E sarebbe stato facile prevederle per più motivi.

Per cui ti dico che quassù tira l’aria di una Contrada che c’è, che ci vuole essere e che per esserci non aspetterà di tornare in buca a cavallo.

La Contrada come istituzione, come centro di aggregazione e intesa in tutte le manifestazioni di contorno al Palio corso continua la sua strada,  a testa alta.

Questo anno di passaggio dal Palio parlato a quello fatto, non sarà però un anno di traghettamento, la Torre si muove, e non si è fermata mai; come ti dissi a luglio dobbiamo ripiegare, come  è ovvio, su un modo di fare il Palio che sia molto politico e fatto di parole; ma il lavoro fatto fino ad adesso ci consente di aver fiducia, le basi gettate sono buone e fidate al punto di dirti che la Torre, in Buca, ci sarà e si farà vedere.

E:  in questo momento di transizione avete affrontato anche la fine della gestione del circolo tornando alla vostra sede originaria, quanto pesa dal punto di vista delle entrate per una realtà piccolina come voi questo?

M: pesa il giusto; nel senso che, paradossalmente la partecipazione è più viva adesso, siamo tornati nel nostro, c’è più aria di casa, non è stata  poi la gestione del circolo ad averci permesso certi tipi di manovre, dalla vittoria in poi .

Come succede in questi casi, poi, quasi per paradosso, la gente si è stretta di più intorno alla Contrada; la voglia di esserci e di farsi sentire c’è tutta.

E: quindi Capitan Cioni ?

M : ci si vede nel 2016.