I LUOGHI, LE STORIE - Com’è triste Fucecchio

martedì 2 febbraio 2016:

di Riccardo Cardellicchio

Com’è triste Fucecchio

… sabato, pomeriggio inoltrato… mentre alla Coop, la gente fa a gomitate da quanta ce n’è, nel centro di Fucecchio, invece, sembra d’essere piombati in pieno coprifuoco… sono le 18.50… numerosi sono i negozi in procinto d’abbassare le saracinesche… tre parrucchiere chiuse almeno da un’ora, l’edicola chiusa … non apre mai il sabato pomeriggio… i cartelli di affittasi e vendesi si sprecano…pochi passanti per le strade e le piazze, in gran parte ragazzi chiassosi… nei pochi negozi ancora aperti, il deserto… eppure è una giornata che sembra d’essere in  primavera, tant’è  vero che margherite ingentiliscono numerosi campi…

… il giorno dopo, domenica, piove fitto e fine… poi si leva un vento noioso… freddo… il centro di Fucecchio è deserto… fa impressione… c’è  animazione, invece, alla Coop aperta, nonostante che sia festa…

… lei entra per il pane fresco e l’acqua minerale ed esce con un carrello strapieno… è sempre così… lei dice: già che c’ero…

sì, è sempre così… ma non soltanto per noi…

torniamo verso casa…

dice lei: mai vista Fucecchio così… così… ecco, sì… disadorna…

dice lui: sono anni che lo è…

dice lei: si vede che non ci avevo mai fatto caso… prima… 

dice lui: servono rimedi incisivi, che vadano oltre i 7mila euro, a fondo perduto, a chi inizia un’attività… apre un negozio… nel centro storico, dati dal Comune , e quel poco .- sempre meno - che i  commercianti organizzano, una volta la settimana, a luglio…

dice lei: ci vorrebbe un concorso di idee, che riguardasse tutto l’anno…

… poi si mette a canticchiare una canzone della loro gioventù… com’è triste Venezia…

… a lui, il paragone,  fa sorridere… se Venezia è triste,   Fucecchio cos’è?