FUCECCHIO. I sommozzatori che lo hanno recuperato alla pescaia di Santa Rosa, in Arno a Firenze, ritengono che fosse in acqua da poco, solo alcune ore. Ma non è chiaro ancora come sia avvenuta la sua morte. Di sicuroGiuseppe Pedone, 60 anni di Fucecchio, aveva una ferita alla testa. Sulla sua morte e sulle circostanze in cui sia avvenuta sono in corso le indagini della procura della Repubblica. Tra le ipotesi quella che sia caduto non molto lontano dal luogo in cui è stato avvistato e poi recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. La polizia, che è intervenuta alla pescaia, lo ha identificato grazie al cellulare che è stato trovato nei vestiti.

Il sessantenne si era allontanato sabato scorso dalla sua abitazione. Poche ore prima, però, aveva avuto un incidente a Galleno, i vigili urbani erano intervenuti per lo scontro della sua auto con un furgone. Un incidente non grave, senza feriti. Ma dal luogo in cui era avvenuto, Giuseppe Pedone si era allontanato senza fornire spiegazioni. Nel primo pomeriggio, poi, era stato rintracciato dai familiari a Santa Croce. Infine un nuovo allontanamento dall’abitazione.

Lunedì mattina, poche ore prima del ritrovamento a Firenze, il figlio ne aveva denunciato la scomparsa alla stazione dei carabinieri di Fucecchio. Sul corpo di Pedone è stata disposta l'autopsia per ricostruire l'esatta dinamica della morte. Da un primo esame esterno è stata riscontrata una ferita all'altezza della fronte che l'uomo avrebbe potuto procurarsi cadendo

Ora le indagini condotte dal sostituto procuratore Gianni Tei dovranno chiarire la dinamica che ha portato al decesso dell’uomo che lavorava in una conceria a Santa Croce.

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