Testai: sosta selvaggia sul Poggio Salamartano. A chi porta vantaggi?

martedì 5 aprile 2016:

Non mi sono mai associato pubblicamente, pur condividendole, alle legittime proteste dei cittadini per la sosta selvaggia sul poggio Salamartano per timore di essere accusato di voler strumentalizzare, a fini politici, una questione, nella quale, ancora una volta, l’amministrazione comunale evidenzia tutti i suoi limiti, e soprattutto la mancanza di coraggio nel prendere decisioni che ai più sembrano scontate.

Come capogruppo in consiglio comunale a Fucecchio di Forza Italia credo infatti che la politica non possa tacere di fronte alle foto pubblicate dai cittadini sui social e le situazioni descritte da chi vuole bene ai luoghi ed agli scorci più belli e suggestivi della  nostra città che non possono essere deturpati da scelte di convenienza politica ed elettorale.

Il poggio Salamartano è un bene di tutti, dove chiunque ha diritto di trascorrere il proprio tempo in serenità e tranquillità e deve essere quindi salvaguardato, e non trasformato in un parcheggio riservato a chi si reca in chiesa, salvo ovviamente i casi certificati e documentati come prevede la legge.

Chi ha “legalizzato” questo uso del poggio Salamartano con un atto amministrativo, mi immagino perfetto sotto l’aspetto burocratico, ma lontano anni luce dalla realtà e volontà popolare, deve renderne conto ai cittadini.

Credo che la giunta non possa più continuare a tenere la testa sotto la sabbia di fronte alle legittime rivendicazioni dei cittadini che chiedono semplicemente la protezione di un bene pubblico e la salvaguardia dell’immagine della nostra città.

Come mai in tutti i luoghi storici e di pregio dei paesi limitrofi sono stati installati i pilomat che regolano l’accesso a queste aree, mentre a Fucecchio non è così, sebbene a suo tempo furono installati per essere poi prontamente rimossi?

Forse ai nostri amministratori manca il coraggio per il timore di inimicarsi qualcuno, oppure molto più semplicemente a loro non interessa quello che pensano i cittadini.