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Busoni 2016, in quasi 2000 nei primi 8 concerti E ora la Turandot di Giallo Mare per i bambini

 

mercoledì 27 aprile 2016:

Con la regia di Renzo Boldrini lo spettacolo dell’artista empolese rivisto in chiave fiabesca e proposto alle scuole e alle famiglie in occasione del 150°

 

EMPOLI – Un altro appuntamento teatrale nel programma delle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita di Ferruccio Busoni a Empoli.

Ancora i più giovani protagonisti, perché Busoni deve anche e soprattutto essere conosciuto come artista dalle nuove generazioni.

Dopo lo spettacolo degli studenti del liceo scientifico ‘Il Pontormo’, insieme ai compagni del Conservatorio ‘H. Schutz’ di Dresda, ecco un appuntamento pensato, scritto e messo in scena per i più piccoli.

Con il testo e la regia di Renzo Boldrini arriva, venerdì 29 aprile, al Minimal Teatro di Giallo Mare, la fiaba di Turandot. Uno spettacolo prodotto in collaborazione con il Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni, col sostegno, come tutte le iniziative di ‘Busoni 2016’, del Comune di Empoli e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Regione Toscana.

Dopo tanti momenti musicali, approfondimenti culturali e otto concerti, ultimo quello di lunedì 18 aprile con l’Orchestra della Toscana che ha incantato al Palazzo delle Esposizioni, ‘Busoni 2016’ pensa ai bambini dai 7 agli 11 anni e propone il teatro per loro e per le famiglie.

Tre gli appuntamenti per le scuole, questa mattina, mercoledì 27, domani giovedì 28 e venerdì 29 alle 10.00 e poi ancora venerdì sera alle 21.00. 

Spettacoli per gli alluni e un appuntamento per tutta la famiglia, affinché Busoni entri nelle nostre case e faccia parlare di sé i bambini attraverso la Turandot.

L’ennesima iniziativa è stata presentata questa mattina, mercoledì 27 aprile, alla presenza dell’assessore alla cultura Eleonora Caponi, del presidente del Centro Studi Musicali ‘Ferruccio Busoni’ Luciano Ferri  e di Renzo Boldrini per Giallo Mare Minimal Teatro.

Eleonora Caponi, assessore alla cultura del Comune di Empoli, spiega: «la presentazione del lavoro prodotto dalla compagnia Giallo Mare Minimal Teatro è l’occasione per fare il punto su questa prima trance di eventi legati al 150° dalla nascita Busoni. Fino ad oggi 1950 spettatori, divisi in 8 concerti (al Palazzo delle Esposizioni tre appuntamenti con l’Orchestra della Toscana e cinque allo Shalom) rappresentano una media di 243 presenze a evento, un numero che ci soddisfa e non cela il buon lavoro del Centro Studi Musicali e del Comitato scientifico che ha accompagnato tutto il programma. L'intento di questa rassegna è soprattutto quello di avvicinare le nuove generazioni alla figura di Busoni. Ne abbiamo già avuto esempi dai liceali de Il Pontormo, insieme ai compagni di Dresda; ma anche l'improvvisazione musicale degli allievi del CAM e il Flash Mob dell'orchestra del CAM davanti alla Museo – Casa Busoni per Ludicomix. Bimbi e studenti di musica molto giovani che si sono cimentati al pianoforte e non solo. Insomma Busoni 2016 vuol essere un momento per celebrare Busoni ma anche un’occasione per avviare un’operazione culturale che coinvolga i ragazzi e la loro sensibilità verso certe tematiche".

Anche il presidente del Centro Studi Musicali ‘Ferruccio Busoni’ Luciano Ferri è soddisfatto: «Dall'inizio della programmazione, fin da subito, abbiamo avuto il sentore dell’interesse delle istituzioni culturali della città per questo evento. Tra queste, Giallo Mare Minimal Teatro fu la prima a cogliere la sfida con lo spettacolo Turandot. Questa operazione di collaborazione è una di quelle idee che abbiamo portato avanti. Turandot la ritroveremo anche nel Festival Pucciniano. Inoltre vorrei sottolineare come l’Orchestra della Toscana, nostra ospite per tre volte al Palazzo delle Esposizioni, abbia inserito nel suo programma, con tre diversi direttori, brani busoniani. Sono trascorsi quattro mesi dall’inizio delle celebrazioni e noi siamo davvero molto soddisfatti della risposta culturale".

Infine Renzo Boldrini, direttore artistico della Compagnia Giallo Mare Minimal Teatro, presenta la sua Turandot: «Ringrazio l'amministrazione comunale e il Comitato scientifico per il lavoro che è stato fatto per la figura di Busoni che rappresenta un patrimonio per tutta la nostra area. Vorrei sottolineare un fatto: non solo Empoli ospita cultura di qualità, ma Empoli produce cultura e arte per la scena. Per noi aver potuto realizzare Turandot in questa città è stata una scommessa, credo vinta perché lo spettacolo si rivolge ai bambini, ma direi davvero che è uno spettacolo per tutte le età. Vorrei dire dai 7 anni ai 100. In questo territorio c'è una domanda di cultura impressionante che però nelle giovani generazioni va scemando. Operazioni come questa vanno a sensibilizzare quella fetta di pubblico che ha bisogno di essere stimolata. Lo staff che ha realizzato Turandot è una equipe di grande qualità artistica. E' una  produzione che ha giuà debuttato a Castelfiorentino; sono già state fissate quattro date al Teatro Bolognini dei Pistoia; ora è a Santa Croce e a dicembre prossimo farà quattro gironi al Teatro Metastasio di Prato. Inoltre lo stiamo proponendo in queste mattina alle  scuole primarie e alla prima fascia delle secondarie inferiori di Empoli. Vi aspettiamo venerdì sera alle 21 al Minimal Teatro". 

 

E il programma proseguirà fino a dicembre 2016 con altre occasioni per scoprire Busoni. Come è accaduto durante la due giorni di Ludicomix con due eventi di fronte al Museo – Casa di piazza della Vittoria. Evento semplice e dedicato ancora ai più giovani. Ma anche col prossimo concerto in programma, il ‘Piano Solo’ di Stefano Bollani, previsto al cinema ‘La Perla’ mercoledì 11, alle 21.30, e pronto a far registrare il tutto esaurito.

 

Turandot un personaggio sempre in viaggio

Turandot è un personaggio che probabilmente trae la sua origine da una figura storica realmente esistita, la Principessa Khutullin (Raggio di Luna), figlia di un condottiero mongolo, che imponeva ai propri pretendenti di battersi con lei in prove di lotta e corsa con i cavalli nella quale era abilissima. Una storia raccolta dallo studioso François Petits de la Croix che nel 1710 la pubblicò, nel ciclo di fiabe e racconti “I mille e un giorno”, cambiando la storia originale e trasformando il nome di Khutullin in Tourandocte. E‘ da questa trasposizione della storia della principessa d’oriente che nel 1762 Carlo Gozzi costruisce la sua versione teatrale, con il personaggio che prende il nome definitivo di Turandot, dalla quale a sua volta Friedrich Schiller nel 1804 trasse una propria versione per il Teatro di Weimar. Nel 1905 Ferruccio Busoni, ispirato dal testo di Gozzi, realizza una suite per orchestra (“Turandot” op.41) che in seguito rivede per adattarla come musica di scena per un allestimento berlinese della commedia di Gozzi e infine, nel 1917, trasforma in una vera opera. A partire dal 1920 la fiaba della principessa Turandot fu oggetto del lavoro di un altro grandissimo compositore toscano, Giacomo Puccini, che però nel 1924 morì lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro.

 

La Turandot di Giallo Mare. Una fiaba per bambini

Traendo ispirazione dalle molteplici versioni del personaggio Turandot e dalla sua vicenda in perenne viaggio e trasformazione, abbiamo liberamente creato una nuova storia che vuole evidenziare l’aspetto fiabesco della vicenda. Questa operazione si concretizza innanzitutto trasformando il personaggio di Adelma, che nel testo di Busoni è un ex principessa divenuta ancella di Turandot, e facendola diventare la nuova sposa del Re di Pechino e quindi matrigna di Turandot.

Come nella fiaba di Biancaneve, Adelma è in realtà una strega che però non gareggia con la sua figliastra per la bellezza, ma la utilizza come esca irresistibile per Re e Principi, per eliminarli e allargare trionfalmente il suo regno, l'impero del Drago di Pechino.

Turandot viene così trasfigurata in una versione orientale della Bella Addormentata in perenne attesa di un principe nobile e coraggioso che la svegli dall’incantesimo del quale è vittima sciogliendo il suo cuore trasformato dalla magia in ghiaccio. L’amore quindi come potente arma che ridà vera vita a Turandot e al suo regno, Pechino, perché torni a essere una città accogliente, un incrocio di persone, colori, storie e musiche. Missione di liberazione che trova il suo eroe in Calaf, un re spodestato e cacciato dal suo regno, costretto a viaggiare per le strade del mondo dove fortifica le sue virtù. Proprio grazie alla sua generosità, straniera in una Pechino ostile e cupa, Calaf riesce a risolvere i fatali enigmi e a risvegliare dal funesto incantesimo Turandot, destinata a diventare sua sposa. Calaf nel suo peregrinare incontra e familiarizza con un formidabile fratello di viaggio, un personaggio in maschera, Arlecino, di madre toscana e padre di Pechino. Una maschera meticcia che da quella originale, Arlecchino, eredita la furbizia acuminata che gli permetterà di sconfiggere Adelma, la Regina-Strega di Pechino. La fratellanza fra un re ormai esule e Arlecino, un vero e proprio cittadino del mondo, serve in questa nuova edizione della storia a rafforzare maggiormente uno dei temi centrali che emerge in tutte le versioni storiche di Turandot: l’incontro/scontro fra generi, identità, punti di vista, lingue e culture, fra quotidiano ed esotico, consueto e straniero. Tema antico ma quanto mai attuale anche fra i ragazzi che vivono un momento storico segnato da un mondo sempre più globalizzato e caratterizzato da una sempre più profonda trasformazione interculturale.

 

Musica da vedere Teatro da ascoltare

Lo spettacolo, secondo il progetto “Musica da vedere Teatro da ascoltare”, avviato dalla Compagnia Giallo Mare già da alcuni anni, si configura appieno come uno spettacolo di teatro musicale. La drammaturgia musicale dello spettacolo è stata realizzata prendendo spunto dalle pagine dedicate a Turandot da Busoni e Puccini per sottolineare in modo evidente al pubblico dei bambini le capacità semantiche e narrative del linguaggio musicale. Ogni frammento è stato estratto dai contesti originari e inserito nel nuovo quadro drammaturgico avendo cura di preservarne la sostanza emozionale ed espressiva pur nella radicale attualizzazione degli strumenti sonori e sintattici utilizzati. Per esaltare il tratto favolistico dello spettacolo, si utilizzeranno differenti segni scenici: proiezioni, maschere e vari artifici visivi e sonori in grado di evocare la storia e i suoi personaggi.

Una composizione multidisciplinare che coinvolge musica e teatro, gioco d’attore, ombre e maschere, per giocare in modo originale con la platea dei più giovani e delle famiglie insieme a uno dei personaggi della scena più famosi e celebrati del mondo: Turandot.

 

GIALLOMAREMINIMALTEATRO

 

La Fiaba della Principessa Turandot

Progetto Musica da Vedere Teatro da Ascoltare

 

testo e regia

Renzo Boldrini

drammaturgia musicale

Claudio Proietti

scenografia, luci, immagini, costumi

Lucio Diana

 

con

Carlo Salvador e Tommaso Taddei

segni sonori live Claudio Proietti

 

elaborazioni musicali elettroacustiche

Giovanna Bartolomei

registrazioni voci

Roberto Bonfanti

computer design

Ines Cattabriga

laboratorio scenotecnico

Simone Gasparri

realizzazione costumi

Massimo Poli - sartoria teatrale fiorentina

 

tecnici di compagnia

Roberto Bonfanti _ Ines Cattabriga _ Simone Gasparri

 

la voce di Turandot è di Diletta Landi

 

età consigliata 7 - 11 anni

 

Produzione Giallo Mare Minimal Teatro

in collaborazione con il Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni

nel quadro delle Celebrazioni Busoniane nel centocinquantenario della nascita del compositore empolese.

 

si ringrazia per l'amichevole collaborazione Rossana Gay e le bambine e i bambini del Laboratorio Teatrale Nuove Generazioni del Minimal Teatro

 

 INGRESSO 10 € CON APERITIVO

8 € SPETTACOLO

 

INFO E PRENOTAZIONI:

Giallo Mare Minimal Teatro via Paolo Veronese, 10 Empoli (FI)

tel. 0571 / 81629 - 83758 - 335/5945440

email: info@giallomare.it - www.giallomare.it

Comune di Empoli

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