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Primo match dell’Use Pallavolo e di Cascine Volley insieme alle detenute

 

martedì 21 giugno 2016:

Una partita del ‘cuore’ all’insegna dell’inclusione, della rieducazione e dell’integrazione senza pregiudizi

 

EMPOLI – Lo sport come faro di integrazione, rieducazione ed inclusione sociale senza pregiudizi. La chiameremo partita del ‘cuore’, si giocherà dietro ai cancelli della Casa Circondariale femminile di Empoli, via Valdorme Nuova, a Pozzale. Appuntamento giovedì 23 giugno alle 17.30. Per la prima volta entreranno in campo l’USE Pallavolo e il Cascine Volley Empoli per un match insieme alle donne detenute. L’evento è patrocinato e promosso dal Comune di Empoli, che nella persona di Fabrizio Biuzzi, assessore allo sport, ha lanciato questa proposta, come volano di un progetto sportivo più ampio e articolato.

Per evidenti ragioni di spazio e per motivi di sicurezza questa prima iniziativa sarà soltanto su invito, ma l’idea è di sviluppare altri momenti sportivi partecipati  e di contatto con l’esterno.

 

ECCO CHE COSA DICONO DEL ‘MATCH’ – Fabrizio Biuzzi, assessore allo sport del Comune di Empoli ha voluto esprimere «un doveroso ringraziamento alle due società sportive che hanno aderito e colto questa proposta, perché stanno dimostrando un utile insegnamento alle atlete; al Direttore Graziano Pujia perché sta interpretando il ruolo positivo del carcere per la città, un luogo non facile da capire, nel tessuto sociale cittadino, riuscendoci. Sono tante le esperienze di iniziative che da questo luogo si sono concretizzate e aperte alla consapevolezza e conoscenza dei cittadini empolesi. Bello vedere come lo sport sia il veicolo attraverso il quale si può raggiungere tutto questo».

 

Graziano Pujia, direttore dell’Istituto, ha affermato con entusiasmo che finalmente lo sport torna a varcare le porte della Casa Circondariale femminile di Empoli.

«Era da tanto tempo che assieme ai miei collaboratori del settore trattamentale e della sicurezza ci pensavamo, ma in questi tre anni abbiamo avuto altre priorità. Dopo aver consolidato numerosi progetti trattamentali, assicurandone la continuità, da ultimo il funzionamento a pieno regime dell’azienda agricola, abbiamo, ora, il tempo di incrementare anche l’attività sportiva che, ad onor del vero, non è mai stata accantonata. Questo genere di eventi – ha proseguito il direttore -  che prevedono la partecipazione della comunità esterna, hanno una doppia valenza sia in termini di rieducazione, intesa come consapevolezza da parte delle nostre ospiti di condivisione di un valore (lo sport) sia in termini di integrazione sociale, intesa come osmosi di esperienze comuni, vissute alla pari con gli altri senza pregiudizi.  Abbiamo organizzato, con il patrocinio del Comune di Empoli, una partita di volley tra due squadre a composizione mista: da una parte componenti della USE pallavolo di Empoli e dall’altra componenti della UISP empolese, di entrambe le squadre faranno parte alcune nostre ospiti. L’idea è nata non appena ho conosciuto l’assessore allo sport del Comune di Empoli Fabrizio Biuzzi, con il quale, in occasione di una sua visita istituzionale alla carcere di Empoli, abbiamo subito pensato di incrementare le attività di integrazione sociale, anche attraverso iniziative come queste e, mentre eravamo sul campo polifunzionale del Pozzale, entrambi abbiamo pensato ad una partita di pallavolo tra detenute e rappresentanti di alcune società sportive del territorio. Ricordo ancora la frase che pronunciammo: “si butta il seme, poi si vedrà” . L’assessore Biuzzi mi ha messo in contatto con Giuseppe Valenti della USE Pallavolo e Andrea Batistini del Cascine Volley, ed eccoci qua!

 

Fare sport dovrebbe essere considerato un must sociale, al pari dell’onere di prendersi cura della propria persona. I due concetti sembrano in contrasto tra loro, ma sono strettamente connessi: se una persona non si prende cura di se stessa, sopporterà le ricadute psicofisiche del suo agire, ma del conseguente disagio di quella persona, spesso malata, se ne dovrà occupare il welfare attraverso programmi, spesso costosi, di recupero. In altri termini, se è valido l’assioma che lo sport aiuta a mantenersi sani, occorre incrementare gli sforzi per convincere la gente a praticarlo, con notevole risparmio in termini di costi sociali. Se questi concetti sono validi nel società libera, lo sono ancor di più in carcere dove ogni problematica è acuita dalla coazione. L’obiettivo è sempre quello dell’integrazione con la comunità esterna. Ovviamente per far si che questa iniziativa abbia un seguito pensavo ad un futuro coinvolgimento delle nostre ospiti nelle manifestazioni sportive alle quali partecipano anche i nostri odierni interlocutori (UISP e USE empolese), ma questo farà parte di un progetto ancora in embrione».

 

«Le ragazze della nostra Società che prenderanno parte alla partita sono: Chiara Lassi, Silvia Giglio, Jessica Salvati, Giorgia Fruet, Laura Nencioni e Zoraide Cinelli – dichiara il Presidente dell’USE Pallavolo, Giuseppe Valenti -. Queste ragazze hanno disputato nella stagione appena conclusa il campionato di II Divisione FIPAV conquistando la promozione in I Divisione. Quando l'assessore Biuzzi ci ha proposto di partecipare a questa partita, sia da parte della Società che delle ragazze interpellate la cosa è stata accolta con tantissimo entusiasmo, consapevoli non solo di andare a portare all'interno del carcere un semplice evento sportivo, ma soprattutto la gioia e la passione con le quali pratichiamo la pallavolo, che speriamo di trasmettere, per le due ore che ci vengono concesse, anche alle ospiti ed al personale del carcere. Ci auguriamo di poter ripetere nel tempo l'esperienza, e magari arrivare ad organizzare con le altre Società del nostro territorio un piccolo torneo all'interno della struttura».

 

Andrea Batistini del Cascine Volley Empoli, con le giocatrici Giulia Periccioli, Clara Mazzanti, Giulia Peruzzi, Francesca Peruzzi, ha affermato: «Quest'anno il Cascine Volley Empoli con la società USE Pallavolo ha deciso di partecipare a questa partita promossa dall'assessore allo sport Fabrizio Biuzzi. Le società e il carcere femminile. Speriamo che tale esperienza, segni l'inizio di una collaborazione per evidenziare che lo sport oltre la competizione può avere anche una valenza di recupero e solidarietà. La nostra società aveva in passato aderito ad iniziative nel carcere fiorentino Sollicciano, nell'ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino e ad altre iniziative di inserimento di bambini diversamente abili dando così un valore aggiunto agli sforzi sportivi».

 

Arianna Poggi, assessore alle politiche sociali e delle dipendenze del Comune di Empoli, ha così commentato questa bella iniziativa: «Questa nuova esperienza arricchisce l'offerta delle attività che favoriscono lo scambio tra dentro e fuori dal carcere, un coinvolgimento che permette alle detenute di confrontarsi in una vera competizione con altre giovani atlete e vivere per un giorno la passione, il gioco di squadra, l'allenamento fisico. E' una opportunità di vivere lo sport come uno dei molteplici strumenti per andare "oltre la rete", un prezioso momento per rafforzare lo scambio tra le detenute e la città valorizzando il percorso di riabilitazione verso l'uscita». 

 

Comune di Empoli

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