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Tornano in pace e con speranza, i piccoli ambasciatori del Saharawi

 

giovedì 4 agosto 2016:

Il gruppo di 10 bambini adesso ospiti a Empoli, dopo una permanenza a Certaldo, poi a Fucecchio, e per ultimo a Castelfiorentino

EMPOLI – Sono tornati i piccoli ambasciatori di pace e speranza del Saharawi. Un popolo costretto a vivere nei campi profughi al confine del Sahara Occidentale. In quel deserto di diritti, figli dei bambini che 35 anni fa fuggirono nei campi dei rifugiati. Loro sono la speranza di una popolazione ancora in fuga, testimoni della complessa e attuale, purtroppo, situazione di sospensione, di terribile violenza che queste persone sono costrette a vivere da quaranta anni.
I viaggi in Europa che riescono a fare questi piccoli ma grandi ambasciatori di pace, hanno lo scopo di dare visibilità, richiamare l’attenzione su di loro, su questa drammatica vicenda, dando loro la possibilità di conoscere altre realtà, altre culture.
Dopo un periodo di permanenza di due settimane in alcuni dei Comuni dell’empolese valdelsa come Certaldo, Fucecchio, adesso ospiti a Empoli e per ultimo, a Castelfiorentino, questa mattina, giovedì 4 agosto, il gruppo di 10 bambini di dieci anni, è stato accolto nella sala consiliare del Comune di Empoli dal sindaco Brenda Barnini; dal presidente del Consiglio Comunale di Empoli, Roberto Bagnoli; presente per l’occasione Alessio Spinelli,  sindaco di Fucecchio ed alcuni consiglieri comunali di Empoli, Claudio Del Rosso, Samuela Marconcini, Francesco Bacchi, Simone Falorni, i giovani volontari delle Pubbliche Assistenze di Empoli che con l’associazione Hurria organizzano di fatto il soggiorno di questi bimbi.
Ad accompagnarli, il Ministro della gioventù e dello sport della Repubblica Araba Saharawi, Ahmed Lehbib, persona giovane, in carica da un paio di anni, impegnato nella accoglienza estiva e nella gioventù saharawi; il rappresentante del fronte Polisario (Fronte di Liberazione Popolare di Sanguia el Hamra e del Rio de Oro) e della RASD in Toscana, Hbadellahe Bucheiba; Andrea Mezzetti, responsabile della associazione Hurria, impegnato da molti anni nell’accoglienza dei figli dei profughi.

GLI INTERVENTI  

BRENDA BARNINI, sindaco del Comune di Empoli – «Benvenuti a voi per questo breve ma intenso periodo di soggiorno nel nostro territorio. Anche quest’anno ho voluto portare mio figlio. Lui, la misura del tempo  per non dovervi più accogliere come ambasciatori di pace ma come persone libere. Siete una incomprensibile ingiustizia del mondo, del nostro mondo. ancora non è stata trovata una soluzione giusta della causa di autodeterminazione del saharawi. L’unica cosa che possiamo darvi è il massimo della visibilità, verso quella comunità internazionale che non venga meno». 
ROBERTO BAGNOLI – «E’ bello avervi di nuovo qui per questo periodo di svago e gioco. Siete i piccoli ambasciatori di pace di un popolo che sta vivendo un periodo difficile, anche dopo la recente scomparsa del presidente Mohamed Abdelaziz, presidente RASD da molti anni, che ha lavorato concretamente per la pace e il mantenimento del dialogo. Al suo posto, la nomina di Brahim Gali, un passo sempre in quella direzione. Oggi come ieri, è importante ricevervi e far sentire quanto la nostra comunità sia vicina a questo popolo, per i suoi diritti e la sua autodeterminazione. Vedere i volti, la gioia, e sperare che possiate tornare qui in questa sala e nella nostra città, come rappresentanti e testimoni della propria indipendenza».
ALESSIO SPINELLI, sindaco del Comune di Fucecchio – «Sono qui perché dovremo far conoscere la loro vera situazione che vivono da oltre 40 anni. La cooperazione internazionale va calata nella vita di tutti i giorni. Fare affinché sia conosciuto, perché questi bambini potrebbero essere dei profughi del domani». 
SAMUELA MARCONCINI, consigliera comunale di Empoli - «Sono orgogliosa di potervi conoscere. La scelta del fronte Polisario di fare una lotta armata senza armi è sintomo di orgoglio. Ho cominciato a fare la consigliera quando ci sono state le prime bombe in Francia. Una sensazione di vivere sotto attacco. E’ più difficile combattere, condurre questa lotta senza armi, che però penso possa dare la speranza e che alla fine possano essere finalmente liberi».
MINISTRO AHMED LEHBIB – Ringrazio tutti i presenti, i sindaci, le associazioni che insieme portano avanti questo progetto, i giovani volontari. questi bambini vengono dai campi dei rifugiati. sono bambini di uno dei paesi più ricco al mondo di tantissime risorse naturali, e di pesce, una vera banca. sanno del mondo quello che vedono in televisione ma venire qui è importante. questo progetto è un bellissimo lavoro i  questa grande mancanza. e’ la loro forza. Possono conoscere altre religioni, culture per convivere e saper convivere con l’altro».

Il sindaco Brenda Barnini ha consegnato al Ministro Lehbib, un libro che racconta la nostra regione e un oggetto in vetro verde a testimonianza della storia di questa città. Per i bambini sono stati preparati dei quaderni con penne da loro molto graditi.
 

Comune di Empoli

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