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ALLUVIONE50: LA MOSTRA FOTOGRAFICA OSPITE DELLA SCUOLA VANGHETTI

 

martedì 15 novembre 2016:

EVENTO. Sabato 19 novembre alle 17.30, agli Agostiniani, via dei Neri 15, Empoli

#Alluvione50: la mostra fotografica ospite della scuola ‘Vanghetti’.

Intanto si presenta il libro ‘Lungo l'Arno. Paesaggi, storia e culture’

‘Dal Falterona fin là dove il tosco fiume ha voce’. Incontro con l’autrice Saida Grifoni e Giuseppina Carla Romby. Seguirà la presentazione della rivista ‘Quaderni d'archivio 2016: Governare l'Arno’

 

EMPOLI – Si sposta alla scuola secondaria di primo grado ‘Vanghetti’ la mostra fotografica dedicata all’alluvione del 4 novembre del 1966. Dopo i giorni in cui è stata allestita nel nuovo spazio della ‘Vela Margherita Hack’ di Avane ora le istantanee raccolte dall’Archivio Storico comunale e dall’ufficio cultura sono all’interno dell’auditorium della scuola di via Liguria.

‘Empoli. I giorni dell’Alluvione. Cinquant’anni dal 1966’, è stata accolta ieri pomeriggio, lunedì 14 novembre, dalla dirigente scolastico delle ‘Busoni-Vanghetti’, M;aria Grazia Mazzoni, dai docenti Ilenia Castaldi e Silvano Guerrini, e da una folta rappresentanza di alunni dei due plessi e di insegnanti. Con loro l’assessore alla cultura Eleonora Caponi e Edoardo Antonini, giornalista, autore del libro dal titolo ‘Piovve sul bagnato’, libro edito da Ibiskos Risolo, dedicato al 50° anniversario dell’alluvione.

 

La mostra fotografica diventa dunque itinerante e sarà ospitata nella scuola secondaria di primo grado ‘Busoni - Vanghetti’ per un periodo come momento divulgativo ed educativo per gli alunni e che poi, verrà allestita anche dai circoli Arci Empolese Valdelsa che ne faranno richiesta - la prima tappa  sarà il Circolo Arci di Limite sull’Arno, ma non si escludono altre occasioni per mettere in mostra quelle immagini che appartengono alla storia di questo territorio.

 

Altri appuntamenti dedicata al ricordo dell’Alluvione.

 

L’altro evento in programma a Empoli sempre inerente il cartellone ‘Un fiume di libri’, intitolato ‘La guerra grande dell'Arno’, in programma inizialmente giovedì 17 novembre agli Agostiniani, è stato rimandato a giovedì 24 novembre alle 19, sempre nel Cenacolo degli Agostiniani.  Letture, musiche e voci dal fiume: un reading su base musicale a cura di Anna Dimaggio, attrice teatrale, di alcuni brani tratti dal volume “La guerra grande dell’Arno” di Francesco Niccolini accompagnata dalle musiche di Gabriele Bochicchio, con suoni ed effetti d’acqua, vecchie musiche, voci e registrazioni. Una lettura emozionante per ragazzi e adulti.

 

Confermato per sabato 19 novembre alle 17.30, sempre al Cenacolo, la presentazione del libro ‘Lungo l'Arno. Paesaggi, storia e culture. Dal Falterona fin là dove il tosco fiume ha voce’, edizioni Aska, , nel Cenacolo del Convento degli Agostiniani, via dei Neri, 15, a Empoli, con l’autrice Saida Grifoni e Giuseppina Carla Romby. Seguirà anche la presentazione della rivista ‘Quaderni d’Archivio 2016: Governare l’Arno’, a cura dell’associazione Amici dell’Archivio Storico di Empoli.

 

IL LIBRO TRA STORIA, TUTELA E PATRIMONIO - La geografia storica dell’Arno è una realtà di lunga durata fatta di familiarità, ma anche di attriti e forme di resistenza tra gli uomini e il fiume, per ricostruire la quale è necessario ricorrere ad una molteplicità di fonti, quanto multiformi sono state le funzioni svolte nei millenni dal fiume.

Le emergenze storiche collazionate grazie all’analisi delle fonti e all’osservazione diretta lungo il fiume e nelle sue adiacenze creano un continuum culturale che in astratto configura la natura del parco culturale del fiume Arno. Si tratta di un patrimonio a rischio sia per la natura molto dinamica dell'ambiente fluviale, sia per l’approccio di chi opera in un ambiente di tal genere, non sempre rispettato nelle sue valenze storiche e culturali. Dalla sorgente alla foce, occorre ripercorrere le vicende storiche del fiume, a partire dall’antichità, componendone gli elementi culturali, materiali ed immateriali: la storia remota e passata e quella recente del fiume si esplicano come una continua opposizione tra familiarità e paura, spazio di lavoro e luogo di ricreazione, memoria e assenza dal fiume.

L’Arno si mostra come contenitore di manufatti, architetture storiche e tradizioni locali.

La tutela si fonda, attraverso la classificazione, sulla conoscenza delle presenze geografiche e storiche in base alle quali individuare aree e modalità di tutela: i manufatti architettonici, ma anche i filari alberati, gli alberi monumentali (grazie ai quali progettare accorgimenti per limitare l’impatto delle moderne attività sul paesaggio: ad esempio quinte arboree e aree boscose per attutire l’inquinamento atmosferico, acustico e luminoso causato dalle strade e dagli insediamenti), gli interventi storici di bonifica (per ripensare l’equilibrio idrico arnino), il sistema idrico come somma di azioni storiche (che è valore paesaggistico e che insegna ad evitare modifiche e distruzioni e a progettare interventi secondo le tecniche dell’ingegneria naturalistica mantenendo siepi e filari lungo le sponde riparie e ripristinando la vegetazione autoctona). Il principio da perseguire è che la sostenibilità delle scelte nel pianificare e nel progettare riguarda non solo l’ambiente fisico, ma anche l’ambiente sociale.

 

IL SISTEMA ARNO - Il sistema Arno ha caratterizzato e permeato per secoli la realtà toscana, urbana e rurale: l'Arno è stato talvolta elemento di separazione e di confine, spesso fonte di controversie, ma soprattutto ha favorito, consentendo la navigazione e il tracciato di vie di comunicazione lungo i fondovalle e presso gli argini, la circolazione - oltre che di uomini, animali e merci - anche delle idee. Per tutelare il patrimonio culturale e insieme naturale del più toscano dei fiumi occorre riappropriarsi della disponibilità a comprendere in profondità le realtà paesistico-ambientali arnine, conoscerne il valore straordinario. Occorre recuperare il complesso di conoscenze che, capitalizzate in grande quantità quando l'Arno era fonte primaria di energia e materie prime e infrastruttura commerciale, sono scomparse negli ultimi cinquant'anni. L'intenzione del presente contributo è la conoscenza del fiume e dei segni culturali intorno ad esso: una sorta di "bonifica" della memoria storica come prima tappa verso la tutela e la valorizzazione della cultura arnina.

 

Anche questo evento rientra nell’ambito delle iniziative messe in campo dalla Regione Toscana, Rete biblioteche REA.net e rete documentaria Bibliolandia della provincia di Pisa all’interno del contenitore ‘Un Fiume di Libri’.

Comune di Empoli

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