CAPRIATA DANNEGGIATA, CHIESA DELLA VERGINE CHIUDE TEMPORANEAMENTE

venerdì 13 gennaio 2017:

Fucecchio, la Chiesa della Vergine dovrà rimanere temporaneamente chiusa per consentire la riparazione di una capriata danneggiata

Durante un intervento sulla copertura dell’immobile i tecnici del Comune hanno notato una lesione al tirante di una capriata. Un’ordinanza del sindaco ne dichiara l’inagibilità

FUCECCHIO, 13 GENNAIO 2017. La scoperta è avvenuta durante l’ultimo sopralluogo che i tecnici del Comune hanno effettuato per visionare i lavori di rifacimento della copertura attualmente in corso. Una delle capriate della Chiesa della Vergine, a Fucecchio, risulta danneggiata ed è necessario chiudere l’accesso all’edificio per motivi di sicurezza.
Le lesioni non erano risultate visibili nei precedenti sopralluoghi quindi è ipotizzabile che lo “spostamento” sia avvenuto in tempi molto recenti. Per questa ragione il sindaco Alessio Spinelli ha dovuto emettere un’ordinanza che, di fatto, impedirà anche le funzioni religiose per il periodo necessario a completare l’intervento di riparazione.
“D’altronde – commenta lo stesso sindaco – non ci sono alternative. Non possiamo mettere a rischio l’incolumità dei fedeli e il buono stato di conservazione di un edificio di notevole valore storico e architettonico. I tecnici hanno chiesto che la chiesa venga dichiarata inagibile, in attesa che si provveda ad una celere sistemazione del tirante danneggiato”.
Si tratta di un elemento in legno che presenta lesioni di circa un centimetro e mezzo, formatesi recentemente, e che rendono insicura la sottostante navata della chiesa.
Il danno, come detto, è stato scoperto durante un sopralluogo in quanto, attualmente, la Chiesa della Vergine è oggetto di un intervento alla copertura dell’intero immobile che è di proprietà dell’amministrazione comunale.
Nei prossimi giorni l’amministrazione comunale si confronterà con una ditta specializzata nel recupero delle capriate lignee e in quel momento sarà possibile anche ipotizzare i tempi necessari per l’intervento.

La Chiesa della Vergine, con l’adiacente convento, fu edificata agli inizi del Seicento nel luogo detto ''alle Cinque Vie'', all'incrocio di importanti strade di comunicazione. Qui esisteva un piccolo oratorio dove si era costituita la “Compagnia della carità”, confraternita devota alla Vergine ed alla sua immagine. Sull’onda di una generale devozione favorita anche dagli stessi Medici, questa riuscì ad ottenere dal Granduca il consenso di erigere un convento per i Padri francescani e di ricostruire, ampliandola, la chiesa. Nel 1631 l'edificio era ormai concluso, anche se i lavori continuarono con la costruzione del campanile (1632), del chiostro (1638-1660) e delle celle per i frati.
Sulla facciata, preceduta da un portico a quattro luci, è visibile in alto, sopra il finestrone e le finestre lobate, lo stemma mediceo. Sotto il portico tre lunette e quattro nicchie con Via Crucis, queste ultime affrescate da Alberico Carlini, autore inoltre dei dipinti del chiostro.
L’interno si presenta a navata unica con altari laterali in pietra del XVII secolo. Alle pareti del presbiterio due tele della seconda metà dell’Ottocento raffiguranti i miracoli attribuiti a San Teofilo, le cui reliquie si conservano all’interno della chiesa stessa. Nel coro con stalli a doppio ordine del 1691 vi è stato trasferito l’organo realizzato nel 1825 da Benedetto Tronci di Pistoia.
L’ampio chiostro, ornato da ventiquattro lunette con storie di San Francesco eseguite nella prima metà del ‘700 da Padre Alberico Carlini, è stato oggetto di un accurato restauro che lo hanno ricondotto alle originali sembianze. Sulla parete a destra dell’entrata la tomba di Giuseppe Montanelli, triumviro toscano e protagonista del Risorgimento (1813-1862).