FELICE MANIERO E IL SUO 'TESORO': INDAGINI ACCELERATE A CAUSA DEI BENI MESSI IN VENDITA

mercoledì 18 gennaio 2017:

Scattata l’inchiesta sul ‘tesoro’ di Felice Maniero, innescata dalle rivelazioni dello stesso ex boss della mala del Brenta, le indagini hanno avuto un’accelerazione con i due arresti ed i sequestri di ieri quando l’ex cognato, Riccardo Di Cicco, ha iniziato a mettere in vendita i beni frutto dell’attività criminale di ‘Faccia d’angelo’.

Il dato è emerso oggi in Procura della Repubblica di Venezia, quando il Procuratore aggiunto Adelchi D’Ippolito ha fatto sintesi dell’inchiesta, le cui indagini sono ancora in corso. Se da una parte le ‘fiamme gialle’, sulla base della segnalazione di Maniero alla Direzione distrettuale antimafia di Venezia, monitoravano l’attività dell’ex marito della sorella di Maniero, Riccardo Di Cicco per ricostruire nel dettaglio i beni che gli erano stati dati in custodia, dall’altra è emerso che questi aveva cominciato a metterli in vendita per fare cassa.

La Gdf, con pedinamenti ed intercettazioni, ha scoperto che Di Cicco, residente in provincia di Lucca, aveva dato incarico ad alcune agenzie immobiliare di vendere le abitazioni di maggior pregio, nel tentativo di fare cassa e destinare i proventi ai propri familiari. Da qui la Dda veneziana ha deciso di trasmettere gli atti al Gip Alberto Scaramuzza, che ha dato il via ai sequestri e ai due arresti.