TESTAI REPLICA SULLA SCUREZZA: 'DIRIGENTE SCERIFFO? PENSAVO FOSSE UNA BURLA GIORNALISTICA'

lunedì 20 marzo 2017:

E’ veramente “ammirevole” l’impegno con il quale il sindaco Spinelli cerca di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai problemi della città che sta dimostrando di non saper affrontare. Mi riferisco alla trovata spot del “dirigente sceriffo” che inizialmente avevo pensato si trattasse di una burla giornalistica.

La sensazione infatti è che Spinelli, resosi conto di non avere idee pratiche sull’argomento sicurezza, se non quella riciclata della raccolta di firme, si sia inventato questo bizzarro spot che equivale ad interrogarsi “sul colore dell’acqua”.

Noi crediamo invece che i furti nelle abitazioni non si combattano dalle scrivanie degli uffici, ma presidiando il territorio in maniera costante, capillare e continua.

Per questo motivo ancora una volta, come capogruppo in consiglio comunale, mi domando come mai il nostro primo cittadino ha “trasferito” di fatto sei agenti della municipale al comando di Empoli anziché affiancarli nel presidio del territorio in ausilio a Polizia e Carabinieri.

Non so quale effetto possa fare al nostro primo cittadino, ma passare da via Battisti come ad esempio domenica, in occasione della partita Empoli – Napoli,  e vedere le saracinesca dell’ufficio dei vigili abbassata, da una brutta sensazione di resa. Di resa alle decisioni imposte dai vertici del Pd che governa il territorio dell’Unione, che ha voluto prendersi un terzo dei nostri agenti per rimpinguare il “quartier generale” di Empoli, come in passato è stato fatto con l’ospedale, la nettezza urbana e l’acquedotto.

Per questo motivo non mi sono meravigliato del chinare la testa di Spinelli di fronte alle direttive del suo partito; mi sono però meravigliato del fatto che continui a denigrare quei cittadini che si sono mobilitati fino a rivolgersi alle televisioni per cercare di porre all’attenzione pubblica e delle istituzioni la situazione di esasperazione, timore ed impotenza, per i continui furti che i cittadini del comune di Fucecchio sono costretti a subire da alcuni mesi; quell'attenzione che lui istituzionalmente non è stato capace a rappresentare nelle sedi opportune.

Credo che il primo cittadino invece avrebbe dovuto farsi portavoce ed impegnarsi in prima persona, anziché fare dell’ironia nei confronti di chi cerca in tutti i modi leciti di difendere il proprio diritto alla sicurezza.

Solitamente sono infatti le istituzioni locali a rappresentare i problemi a livello nazionale o attraverso i canali istituzionali, ed cittadini a raccogliere le firme; Spinelli evidentemente ha pensato che farsi primo firmatario di una petizione nei confronti del Prefetto, suo diretto superiore, sia la scelta che lo assolva da precisi obblighi e responsabilità; ma che più probabilmente sancisce il fallimento del proprio operato istituzionale.