Raccolgo e faccio mia la testimonianza di Patrizia e di suo figlio Gabriele. 

Patrizia ha 56 anni, ha perso  il lavoro e per andare avanti  ha venduto tutto quello  che aveva . Gabriele un lavoro stabile non lo ha mai avuto. Hanno lasciato Empoli per venire a vivere a Fucecchio,  dove gli affitti costano meno. Ma i soldi della mobilità sono finiti presto, così come è  finito il modesto reddito che Gabriele riceveva per il servizio civile.

Patrizia, che è  divorziata, e Gabriele sopravvivono grazie all'aiuto degli amici e della Caritas. 

Non hanno soldi né per fare la spesa, né per pagare le bollette e l'affitto. Se il padrone di casa vorrà, potrà dare esecuzione allo sfratto entro breve tempo. 

In pochi risparmi sono finiti e il lavoro non c'è, non si trova. 

Patrizia e Gabriele  sono persone per bene e vogliono continuare a restare tali, ma qualcuno deve accorgersi di loro, aiutarli a superare questo momento di solitudine e disperazione. 

Patrizia e Gabriele si sono rivolti ai servizi sociali del Comune di Fucecchio, all'Assessorato competente,  allo stesso Sindaco, ma senza ottenere niente. Badate: non chiedono la luna; chiedono di poter lavorare e se questo non è per il momento possibile,  chiedono di poter contare almeno su un aiuto economico che permetta loro di vivere.

Non sono certo i soli a vivere questo dramma, sanno benissimo che le famiglie bisognose sono molte, troppe e le risorse per aiutarle sono poche, ma chi è pagato per dare una mano, per aiutare i bisognosi, per confortare chi vive il dramma della povertà deve svolgere  il suo mestiere nel modo migliore possibile : tutti sono capaci di dire che non possono farci niente, ma  dai  sevizi sociali ci aspettiamo qualcosa di più:  ci aspettiamo aiuto, incoraggiamento, solidarietà. 

E anche chi è  stato eletto dai cittadini per guidare una comunità non può e non deve limitarsi ad allargare le 

braccia in segno di impotenza : i bisogno vitali dei cittadini più sfortunati hanno la priorità su tutto. 

Che si cerchino i fondi per un reddito minimo ( stornando magari risorse da eventi non essenziali verso bisogni che sono vitali ),  che si creino nuove occasioni di lavoro socialmente utile,  che si dimostri con i fatti la vicinanza dell'Amministrazione comunale e delle sue emanazioni verso i cittadini in fortissima  difficoltà. 

D'accordo con Patrizia e Gabriele, ci siamo rivolti alla stampa perché emerga lo stato di estremo bisogno in cui versano molti cittadini di Fucecchio  e perché questa testimonianza serva da stimolo per  chi deve occuparsi del bene comune

 

(Foto Alessio Pacini)