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UNICA DATA PER DUE EVENTI: INAUGURAZIONE DEL “CENTRO XXIV LUGLIO” E PRESENTAZIONE DEL RESTAURO DEL “MONUMENTO AI CADUTI”

 

lunedì 10 luglio 2017:

Alle 18 sarà inaugurato il “Centro XXIV Luglio” in via Ferrucci e successivamente in piazza della Vittoria sarà svelato il Monumento ai Caduti tornato al suo antico splendore

EMPOLI – Un'unica data per presentare alla città due importanti interventi di recupero: la ristrutturazione dell’edificio degli ‘ex bagni pubblici’ in via Ferrucci, che da oggi si chiamerà “Centro XXIV Luglio”, e il restauro del “Monumento ai Caduti” in piazza della Vittoria.
È fissata per domani, martedì 11 luglio 2017, la presentazione ufficiale alla città: alle 18 verrà inaugurato il nuovo “Centro XXIV Luglio” e alle 19 saranno scoperti la statua della Vittoria alata e il suo basamento, completamente restaurati e recuperati al degrado del tempo..

Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti: il sindaco del Comune di Empoli, Brenda Barnini; Gianfranco Rossi, Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato; Maria Pia Zaccheddu, Funzionario della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato e i restauratori Massimiliano Pandolfi e Daniele Casavecchi. 
Il momento solenne è previsto in piazza della Vittoria dove, davanti al Monumento, verrà intonato l’Inno nazionale dalla ‘BadaBimBumBand’ del Cam (Centro Attività Musicali) di Empoli, diretta da Sandro Tani.
Entrambi gli interventi sono stati resi possibili grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa Risparmio di San Miniato.

OGGI - Terminati i lavori di ristrutturazione degli ex bagni pubblici si è deciso di aprirli alla città trasformandoli in spazi utili ad alcune associazioni cittadine: il piano terra sarà destinato all’Associazione culturale Il Ponte, mentre il primo piano alla Compagnia di Sant’Andrea, al Comitato organizzatore del Premio letterario Pozzale Luigi Russo e alla Società Storica Empolese. Sempre al piano terra poi, è prevista una sala multifunzionale per incontri, laboratori e riunioni. Il nome scelto, ‘Centro XXIV Luglio’, oltre a porre l’accento sulla centralità del luogo rispetto alla città rimanda alla vicina Piazza, spazio intriso di memorie e parte integrante di quel progetto di riqualificazione e valorizzazione del Centro Storico, di cui il Centro va a costituire ulteriore tappa.
Per il “Monumento ai Caduti” di piazza della Vittoria era giunto il momento di intervenire strappandolo al degrado inesorabile del tempo: mai si era proceduto ad un restauro dal momento della sua collocazione sulla piazza. ‘La restituzione del monumento alla città diventa il primo tassello della ristrutturazione di Piazza della Vittoria pensata dall’Amministrazione Comunale’ commenta il Sindaco Brenda Barnini ‘in questi anni ci siamo impegnati per rendere il Centro di Empoli vivace, vivibile, a misura dei cittadini. Piazza della Vittoria diventerà un giardino in cui svetterà la Vittoria, simbolo della nostra storia e della nostra memoria. Quella stessa memoria che ci ha mosso ad intervenire nella riqualificazione di Piazza XXIV Luglio che, con l’apertura del nuovo spazio, da centro del degrado si trasformerà in centro della cultura empolese’. 

INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE ‘CENTRO XXIV LUGLIO’ – L’edificio all’angolo tra via Ferrucci e piazza XXIV, a ridosso del lato ovest delle mura urbane, venne realizzato nel 1950 nel luogo in cui, fin dall’Ottocento, si trovavano alcuni loggiati che ospitavano il mercato ortofrutticolo settimanale precedentemente collocato in piazza Farinata degli Uberti.
Il fabbricato, che oggi si presenta sotto una veste unitaria, è in realtà composto da due corpi di fabbrica: il più antico risale al 1950 ed è quello posto nell’angolo dell’isolato, con il fronte principale su Via Ferrucci e il prospetto laterale sulla Piazza XXIV Luglio, il secondo è un ampliamento di qualche anno successivo con il fronte su Via Ferrucci. La documentazione d’archivio ci restituisce tutti i documenti progettuali che descrivono un edificio a due piani: al piano terra si trovavano l’atrio con scala elicoidale e i servizi per gli uomini, composti da cinque docce, due vasche ed un gabinetto. Il primo piano era invece destinato alle donne, cui era riservato lo stesso numero di servizi. Pavimenti e pareti dei bagni erano interamente rivestiti in ceramica, per l’atrio e per i locali di attesa erano previsti pavimenti alla veneziana. I gradini della scala erano in marmo. I prospetti esterni in laterizio a faccia vista vennero impaginati in maniera semplice, le aperture riquadrate da cornici in travertino. Modifiche successive vennero introdotte nel 1954 in ragione dell’aumento di pubblico, soprattutto maschile. 
L’intervento di recupero che si va a presentare ha rispettato la storicità dell’edificio nel paramento esterno e negli aspetti più nobili dell’interno, in particolare la scala elicoidale con il corrimano originale e il finestrone del soffitto che illumina di luce zenitale tutto l’ambiente.
I lavori del nuovo ‘Centro XXIV Luglio’ sono stati eseguiti dalla ditta PE.BA srl di Frattaminore (Napoli) per un costo complessivo dell’opera pari a 161.624,41 comprensivi degli oneri per la sicurezza. Responsabile del progetto e dei lavori è stato Enrico Tofanelli dell’U.T.C. del Comune di Empoli.
Fondamentale per la loro realizzazione il contributo di 58.600,00 euro della Fondazione Cassa Risparmio San Miniato.

IL RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI- Si è concluso, nel rispetto dei tempi previsti, l’intervento di restauro del monumento che domina Piazza della Vittoria, costituito dalla statua bronzea e dal basamento in travertino. La prima pietra fu posta il 7 luglio 1924 e il monumento fu inaugurato il 21 giugno 1925.L’opera fu realizzata dallo scultore empolese Dario Manetti, mentre al fiorentino Carlo Rivalta è da ascrivere la scultura in bronzo, fusa presso la fonderia Biagiotti di Firenze. Il monumento riveste estremo interesse per Empoli, in quanto omaggio ai caduti della prima guerra mondiale ma anche per il suo valore di testimonianza storica di un periodo particolare, in cui in tutta Italia vengono eretti monumenti celebrativi della grande guerra, anche per ragioni patriottiche e nazionaliste, tipiche della propaganda fascista. L’intervento di restauro ha riguardato sia la parte bronzea, sia il basamento in travertino. Il monumento si trovava infatti in avanzato stato di degrado a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici. A seguito delle indagini preliminari a carattere diagnostico, sono stati messi a punto gli interventi di pulitura e restauro con adeguate metodologie, sia per la statua in bronzo, sia per il basamento in travertino. Ogni azione è stata eseguita da maestranze specializzate e con le prescrizioni impartite dalla Soprintendenza di Firenze. L’intervento è stato orientato a favorire una corretta lettura dei valori plastici e cromatici dell’opera e contemporaneamente arrestare l’azione dei fenomeni di degrado. Il restauro ha rimosso dal basamento la patina biologica dovuta a muschi e licheni che ne avevano alterato l’aspetto cromatico. Nelle zone sottosquadro sono state eliminate le incrostazioni e le cosiddette croste nere. Sono state alleggerite le alterazioni dovute alla colatura degli ossidi di rame sul travertino, provocate dal dilavamento del bronzo sovrastante. Sono state realizzate opportune stuccature delle parti interessate da fratture e fenomeni fessurativi. Sono state reintegrate le stuccature tra i vari elementi che erano distaccate o mancanti.
L’iscrizione dedicatoria è stata integrata e la ghirlanda restaurata e ricollocata nella sua posizione originaria. 
Il bronzo si presentava quasi completamente opaco ed ossidato: gli interventi di pulitura hanno riguardato le incrostazioni ed i sedimenti localizzati nelle atte non esposte e l’asportazione delle alterazioni cromatiche di colore azzurro-verdognolo dalle aree sottoposte a dilavamento. Si è poi proceduto con l’applicazione di prodotti inibitori della corrosione e protettivi finali.
L’intervento di restauro è stato anche occasione conoscere l’opera da vicino ed approfondirne le caratteristiche materiche: che la statua bronzea non fu realizzata in un getto unico ma sono apparse chiaramente individuabili le diverse porzioni fuse separatamente e poi assemblate. Si è potuto osservare la lavorazione superficiale del bronzo, non sempre accurata ma in alcune zone lasciata quasi grezza, le lacune dovute ai difetti di fusione, quelle provocate da colpi di arma da fuoco, nonché le imperfezioni legate alla fusione o le tassellature realizzate con tecniche diverse.
Con il restauro il monumento viene restituito alla cittadinanza e reso finalmente leggibile nei suoi valori plastici e cromatici.
FINANZIAMENTO PER IL RESTAURO – Il restauro è stato possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato che ha coperto l’intero intervento. Il Comune di Empoli ha partecipato a un apposito bando legato ad azioni per la valorizzazione e il recupero dei beni culturali: dalla Fondazione samminiatese è arrivato l’importante sostegno di 42.000 euro.

Comune di Empoli

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