L'analisi di un tifoso sul derby Cuoiopelli-Fucecchio

martedì 10 ottobre 2017:

Di solito un 3 a 0 non necessita di particolari commenti e considerazioni, è un risultato che parla da solo. Per quello però che si è visto alla stadio comunale di Santa Croce tra la squadra di casa ed il Fucecchio, il risultato, forse, è un po’ eccessivo, frutto anche di disattenzioni non solo dei calciatori con la maglia bianconera.

Premesso che il Fucecchio non aveva iniziato male la partita, la prima rete della Cuoio è nata alla mezz’ora del primo tempo su di un uscita a vuoto del portiere su azione da calcio d’angolo.

Di solito quando il portiere decide di uscire dalla porta ha due possibilità: o prende la palla, o la respinge possibilmente il più lontano dall’area.

In questo caso, il portiere del Fucecchio non l’ha presa e ne respinta, e l’attaccante bianco rosso ha ben gradito il regalo piovutogli sulla testa mettendo la palla in rete.

In parole povere: chiaro errore del portiere, cose che capitano, ogni domenica se ne vedono a decine sui campi di calcio e non solo nei campionati di Eccellenza; del resto per un uscita a vuoto abbiamo perso anche un mondiale.

La seconda rete è stata segnata al sesto minuto del secondo tempo in una azione in ripartenza, quelli che una volta si chiamavano azioni in contropiede, ma in netto fuorigioco.

Un posizione di aut side che il guardia linee, o collaboratore del direttore di gara, o come si chiamano oggi coloro che si devono esprimere sullo svolgimento delle azioni di gioco, non ha segnalato, forse perché non era ben in linea con l’azione; come del resto è avvenuto anche in altre due circostanze successive.

La terza rete è stata realizzata a venti minuti dalla fine, quando ormai la Cuoio stava resistendo bene agli attacchi del Fucecchio e gestendo le due reti di vantaggio. La squadra di casa ha segnato su calcio di rigore per fallo del portiere su un attaccante bianco rosso lanciato a rete.

Un intervento che, se fosse avvenuto nel massimo campionato, sarebbe stato richiesto di sicuro l’intervento del Var perché il fallo non è sembrato così netto. Inoltre il direttore di gara, nella circostanza, avrebbe dovuto anche espellere il portiere in quanto ultimo uomo tra l’attaccante e la porta.

Forse non ha voluto infierire, o forse si è dimenticato di qualcosa, una cosa è certa: per il Fucecchio non è stata una bella domenica, ma anche per il direttore ed un suo assistente un po’ d’attenzione in più non avrebbe guastato.

Questo ovviamente, senza voler togliere niente al valore della vittoria della Cuoio che si è dimostrata più disciplinata, più convinta e più squadra dei cugini fucecchiesi.

Il Fucecchio è parso molto al di sotto delle precedenti prestazioni per cui ci sarà molto da lavorare per mister Ghizzani anche a livello psicologico per smaltire le scorie di un brutto risultato in una partita sentita ed importante, e soprattutto per ridare alla squadra, per il prosieguo del campionato, la giusta determinazione che domenica è mancata.

Delusione quindi per il numeroso pubblico fucecchiese presente che non ha mancato di incitare sempre la squadra dalla quale, forse, si aspettava più grinta.

Un bel dieci al comportamento dei ventidue giocatori in campo che si sono resi protagonisti di una partita maschia, con interventi vigorosi, ma sempre leali e corretti.

Dieci anche alle due tifoserie che hanno sempre incitato le due squadre con correttezza e sobrietà.