INQUINAMENTO E CATTIVA GESTIONE: BIODIVERSITA’ A RISCHIO NEL PADULE DI FUCECCHIO

giovedì 22 marzo 2018:

La sconsiderata gestione delle riserve naturali,le regolamentazioni ambientalistiche  estreme e senza nessuna esperienza imposte , l’inquinamento causato a quest’ area dalla Valdinievole fin dagli anni ottanta e l’invasione di specie alloctone sia animali che vegetali,stanno portando alla scomparsa della biodiversità. Sulla stampa di questi giorni leggiamo: Padule PARADISO DI  BIODIVERSITÀ’. Ai padulani veri che conoscono e amano  quest’ambiente da sempre e continuano a viverlo e frequentarlo tutti i giorni, leggere queste falsità  sulla stampa ,perché a qualcuno fa comodo farle credere all'opinione pubblica, addolora veramente il cuore. Chiedo ai grandi esperti del padule che fino ad oggi hanno dettato le regole e pretendono di continuare a farlo,tanto più con il danaro pubblico, illudendo la gente:che fine hanno fatto le stupende sarellaie ,le distese di sala ,le giuncaie,le stupende ninfee, sia bianche che gialle che a primavera ricoprivano la gran parte dei fossi del padule e lo facevano apparire  come un immenso giardino galleggiante?queste sono soltanto alcune delle specie vegetazionali  più conosciute, scomparse. Non parliamo più di biodiversità vegetale,cominciamo a rendersi conto e ammettiamo che grazie alla vostra gestione sconsiderata in padule, oggi  si può parlare soltanto di biodiversità :cannella e gaggia anno invaso il bacino palustre, se non completamente è  solo grazie all’ intervento dei proprietari  che spendono soldi propri per contenerle nonostante le regolamentazioni assurde da voi imposte . Per quanto riguarda la fauna vorrei chiedere:che fine hanno fatto le rane ,le bisce d’acqua,le salamandre,i tritoni,le sanguisughe etc. È colpa dei cacciatori se queste specie sono scomparse ,oppure scelte ambientali  scellerate , fatte per favorire specie  più appariscenti per l’opinione pubblica vedi gazzette e aironi vari si sono ripercosse, portandole alla scomparsa ,verso altre ?In tutte le cose ci sono i giusti compromessi. Quindi dico:Non facciamo passare il messaggio, che in padule tutto va bene per legittimare chi ha gestito fino ad oggi. I dati del C.N.R. di Pisa anticipati dall’ingegner  Galardini  del consorzio di bonifica 4basso Valdarno inferiore, in merito all’inquinamento da metalli pesanti nel canale del TERZO e nei terreni limitrofi,che rischiano di pregiudicare i lavori di  ricavatura  di tutti i fossi e canali del padule,accelerando così   la fase di interramento del cratere , portandolo’ alla scomparsa in breve tempo ,sono allarmanti .Le responsabilità in merito ,sono facilmente riconducibili, basta controllare chi scarica e se lo fa nei parametri di legge nel canale del Terzo. Situazioni che sarebbero state risolte con la realizzazione del progetto originario del Tubone, nel 2004 fatto saltare da chi ha gestito fino ad oggi e  sottaciute per anni e non denunciate dagli stessi soggetti , prepostì   a monitorare anche certe situazioni,visto che attraversano  il canale del Terzo tutti i giorni  per accedere alla riserva naturale . Questo sta a dimostrare che la gestione di quest’area così importante sotto tutti gli aspetti non è più e non è mai stata, adeguata .Che la Regione  Toscana e le amministrazioni locali ,corrino ai ripari  finchè  siamo in tempo. Le ass. dei  proprietari  del  padule ,primi ad essere materialmente danneggiati da queste situazioni sono ,come lo sono sempre state disponibili a collaborare per risolverle e a lavorare in prima persona per una promozione adeguata di questo territorio.