Il Torneo delle Contrade dona alla AISLA e ringrazia Franco Lucchesi dedicandogli la festa con le vecchie glorie bianconere

mercoledì 9 maggio 2018:

Venerdi sera la finalissima e una grande festa per un fucecchiese dal cuore grande.

Anche il cuore grande delle Contrade ancora una volta ha battuto, e battuto forte. E questa volta è entrato in campo anche l’affetto per un compaesano molto amato, conosciuto e stimato in vari ambiti della società fucecchiese.

Come ben si sa in questo periodo si sta giocando il Torneo delle Contrade. Appuntamento ormai imprescindibile per la gente di Fucecchio che apre la stagione paliesca accendendo la passione per i propri colori. E’ l’appuntamento dove la passione per la Contrada fa da contraltare ad un’altra passione che nell’animo fucecchiese ha sempre avuto un aspetto di prim’ordine. Sicuramente negli anni passati anche più di quella per il Palio : stiamo parlando dell’amore per il calcio e per la squadra del U.S. Fucecchio.

L’attuale stagione ha visto i bianconeri raggiungere una salvezza meritata, che li fa rimanere nel campionato di Eccellenza, categoria riacciuffata dopo anni di inferno e purgatorio nelle serie inferiori.

Il protagonista del nostro articolo però si colloca in un’epoca, a cavallo fra gli anni 70 e gli 80, quando per la squadra del U.S. Fucecchio c’era una vera e propria adorazione. Innumerevoli possono essere gli aneddoti da raccontare sulle varie compagini che si sono avvicendate nell’arco degli anni, ma quando si sente la formazione che finisce con “Bardi-Gasparri-Gerbi-Catarsi-Cinelli” a Fucecchio vengono i brividi ad ogni sillaba. Come succede sempre, ci ricordiamo l’attacco e i suoi interpreti che hanno fatto innamorare più e più ragazzotte dell’epoca. Personaggi come Mauro Marchi erano ricercati dai babbi di mezza Fucecchio … però la domenica facevano incantare lo stadio dei Tre Archi. A difendere la porta di quelle compagini d’oro c’era un signore, lungo e secco, proprio adatto a fare il portiere. Si tratta di Franco Lucchesi.

Personaggio poco incline alla mondanità, Franco Lucchesi, ragazzo serio, prese moglie e fece una figlia. Grilli per la testa nemmeno uno. Anzi, si diplomò all’ISEF proprio per dare seguito alla sua carriera di calciatore. Questo lo portò a fare carriera come professore di educazione fisica, e generazioni intere di ragazzi sono passati per le sue mani, sempre ritenuto un punto di riferimento ed un appoggio da tutti, sia per la sua disponibilità che per il sorriso sempre pronto.

Purtroppo nel 2008 ha avuto un entrataccia dalla vita e gli è stata diagnosticata la SLA, la bastarda, come usava chiamarla il bomber della Fiorentina, Borgonovo. Ovviamente, come tutti i portieri, non si è lasciato intimorire ed ha cominciato il ritiro più duro che potesse affrontare. Non si è scansato, non si è lasciato spiazzare, è rimasto in piedi, e sta ribattendo colpo su colpo i tiri micidiali della malattia. Forse è stato messo in difficoltà dal fisico che ha cominciato a debilitarsi, forse non urlerà più ai propri difensori per dirigerli nei movimenti, ma quello che non ha perso è il fulgore negli occhi che tutti i suoi amici gli hanno sempre riconosciuto e il sorriso contagioso che mai è venuto meno, anche nei momenti peggiori.

Per il 2018 il Torneo delle Contrade ha scelto AISLA FIRENZE come destinatario della beneficienza che ogni anno viene fatta, ma ha scelto con trasporto e ammirazione questa associazione perché uno dei suoi testimonial è quel ragazzo lungo e secco che per tanto tempo ha difeso i pali bianconeri.

In occasione della Finalissima del Torneo - che si terrà VENERDI’ 11 MAGGIO al Palazzetto dello sport alle ore 21:45 - ci sarà la consegna dell’assegno ricavato dagli incassi del Torneo, a nome di AISLA FIRENZE, proprio nelle mani di Franco Lucchesi, che verrà accolto e salutato da numerosi ex compagni di squadra del mitico U.S. Fucecchio che per l’occasione si sono subito messi a disposizione ed hanno accettato con immenso entusiasmo questa rimpatriata piena di solidarietà.

Contiamo di vedere un Palazzetto stracolmo di gente per applaudire ancora una volta i mitici calciatori di un tempo e “dare un CALCETTO alla SLA”. Le passioni fucecchiesi, Palio, Calcio e grande cuore, si fondono per una Grande serata dove tutta la cittadinanza è inviata a partecipare.