Il Palio: Atmosfera magica, dettagli curati. E' la notte del Poker di Querciola

E’ difficile tentare di spiegare quello che si prova in serate come quella di ieri. Atmosfera magica, dettagli curati e un pizzico d’emozione ancora leggibile sui volti dei querciolini.

La cena di ieri sera ha fatto rivivere a tutti i momenti più importanti dell’ultimo palio con le interviste ai dirigenti e al fantino, le numerose premiazioni, gli interventi e gli effetti speciali finali. Attraverso i video sui maxi schermi abbiamo ripercorso i momenti più belli di questa edizione. Ci sono delle immagini che però non hanno bisogno di filmati perché sono stampate nella mia testa da quel giorno in buca: il pianto del capitano, il bacio del mangino a Bomario, la corsa del presidente. E poi un’ondata verde-arancio, piccola ma compatta.

Se dovessi riassumere il palio 2014 sarebbero queste le prime scene che mi verrebbero in mente. Posso solo immaginare l’emozione di toccare e stringere tra le mani un cencio dopo 17 anni. La generazione di Paolo Ceccarini e Luca Bologni aspettava da tanto tempo la vittoria e probabilmente ancora non ci crede quando vede quel cencio in contrada.

Non dimenticherò l’esplosione di gioia di quel popolo, i loro volti increduli, le lacrime e i sorrisi genuini. Il palio è magico perché riesce a far scattare un meccanismo particolare nelle persone: le rende spontanee. Penso che sia lo spettacolo più bello che una contrada possa offrire, anche per chi- come me- non fa parte di questo mondo. Non sono nata in una contrada, ma mi sono innamorata del palio per la sua potente funzione di collante sociale.

La contrada esprime al meglio il senso di comunità che la società di oggi ha ormai smarrito e riesce a muovere sentimenti, passioni, senso di sacrificio e voglia di mettersi in gioco. Solo un cieco o una persona arida non sarebbe capace di capire quanto sia importante il palio per Fucecchio. Un palio che non ha la pretesa di competere con piazza del Campo, ma che ha abbastanza dignità da non meritarsi la definizione di “scimmiottamento targato Fi”.

La manifestazione ha le sue caratteristiche, i suoi pregi e i suoi difetti, ma quello che più conta è il peso che ha per i fucecchiesi. Le contrade sono un valore aggiunto ed una ricchezza: basterebbe chiudere gli occhi e immaginare per un attimo una Fucecchio senza contrade. Credo che ogni singolo contradaiolo debba sentirsi onorato di essere un tassello di un quadro così affascinante.