Palio di Asti: il trionfo di San Paolo corona l'anno di Pusceddu

lunedì 21 settembre 2015:

L’esultanza  

Il drappo dipinto da Sergio Ùnia è stato consegnato ai borghigiani di San Paolo che si sono riversati esultando nel catino. Cercavano nuovamente la vittoria da 22 anni; aveva vinto anche le edizioni 1975, ’78 e ’79. 

La finale  

Alle 18,30 i nove partecipanti alla finale sono chiamati all’allineamento. Operazione che si è manifestata nuovamente difficile a causa di un certo nervosismo. Il cavallo di Cattedrale è stato lasciato in ultima posizione (quella più esterna) avendo scalciato durante la batteria. Alle 18,36 partenza falsa. 

La partenza valida alle 18,43. San Paolo si è posto subito in testa e ha dominato la corsa con Valter Pusceddu, seguito da Santa Maria Nuova con il Pampero Martin Ballesteros e Nizza con Giovanni Atzeni, Tittia. Poi Cattedrale, San Lazzaro, San Damiano e ultimo Canelli. 

La 3ª batteria  

Nervosismo anche all’allineamento per la terza batteria. Il fantino di San Silvestro, Andrea Chessa, ha chiesto assistenza, il problema è presto risolto. Le difficoltà di allineamento sono proseguite, con la minaccia di far uscire tutti da parte del mossiere, fino alla partenza falsa alle 17,09, seguita da una seconda alle 17,12.  

Alle 17,17 Bircolotti ha notato un cavallo sanguinante e ha fatto uscire tutti i concorrenti. I veterinari si sono avvicinati alla cavalla di San Silvestro, che accusava problemi al posteriore sinistro, forse causati da un calcio. Alle 17,21 la cavalla è stata dichiarata non idonea alla corsa e ritirata. La batteria si corre con sei concorrenti. Bircolotti ha inoltre deciso che il cavallo di Cattedrale, a causa dei calci, debba rimanere in posizione esterna e arretrata. 

La partenza valida alle 17,27. Cattedrale è subito scattata in prima posizione, concludendo in prima posizione, seguita da Santa Maria Nuova e Nizza. 

La 2ª batteria  

Fin dall’inizio si sono notate difficoltà di allineamento alla chiamata che hanno portato a partenze false alle 16,35 e 16,40. Il mossiere Bircolotti ha ammonito i fantini e alzato la voce nei confronti dei più indisciplinati.  

Alle 16,43 la partenza valida di una batteria decisamente emozionante. Domina San Paolo con Valter Pusceddu, seguito da Canelli con Massimo Columbu e San Secondo con Dino Pes. È caduto Donato Calvaccio, sostituto di Simone Mereu, che correva per Baldichieri. 

La 1ª batteria  

Partenza regolare alla prima mossa alle 16,14. San Damiano con Antonio Siri ha dominato la corsa fin dall’inizio, classificandosi primo, seguito da Tanaro con Sandro Gessa e San Lazzaro con Giuseppe «Gingillo» Zedde. Esclusi i Coghe padre e figlio che correvano rispettivamente per Torretta e Moncalvo. Fuori anche San Martino San Rocco e Montechiaro.  

Le batterie  

Sono state definite le tre batterie. Ecco la suddivisione: 

1ª batteria  

San Damiano 

San Martino San Rocco 

Tanaro 

Torretta 

Montechiaro 

San Lazzaro 

Moncalvo 

2ª batteria  

Canelli 

Castell’Alfero 

Santa Caterina 

San Paolo 

Viatosto 

San Secondo 

Baldichieri 

3ª batteria  

Nizza 

San Pietro 

San Silvestro 

Santa Maria Nuova 

San Marzanotto 

Cattedrale 

Don Bosco 

Cambio all’ultimo momento  

Cambio, è il caso di dire, in corsa al canapo: Baldichieri deve rinunciare a Simone Mereu, fermato da una indisposizione e punta su Donato Calvaccio. È la seconda sostituzione, dopo che ieri Carlo Sanna ha preso il posto di «Bucefalo», infortunatosi durante le prove. Intanto è iniziata la sfilata del corteo storico sotto un sole caldo.